Insieme coi pannolini, vestitini e tutto quello che può servire ad una puerpera, Ivonne, una giovane donna pugliese di 28 anni, si è pure portata all’ospedale il suo notebook: non si sa mai, si è detta. E infatti le avevano fissato, proprio nel periodo della nascita del suo primogenito, la seduta di laurea magistrale presso l’università del Salento.
Senonchè la nascitura, invece di aspettare che la mamma conseguisse la laurea per venire al mondo, ha deciso di affrettare i tempi ed è arrivata proprio 24 ore prima dell’appuntamento di Ivonne coi prof per discutere la sua tesi e conseguire la laurea in “Metodologia dell’intervento psicologico”.
La donna tuttavia, non si è perduta d’animo e, dopo avere avvisato la sua relatrice, hanno concordato, nell’arco delle poche ore che rimanevano, un collegamento a distanza con la commissione d’esame, aiutata in questo dal personale dell’ospedale che ha predisposto il tutto.
Il fatto tuttavia più singolare di questa bella vicenda sta nel fatto che la giovane pugliese, con la nascitura in braccio, in ospedale e col suo portatile davanti, al termine della discussione coi prof ha ottenuto il massimo dei voti con l’aggiunta della lode.
“Esaminato il curriculum di studi, ascoltata la relazione e considerato l’esito della discussione, la Commissione la proclama ‘dottoressa in metodologia dell’intervento psicologico’ con voti 110 e lode e menzione speciale”: questa la motivazione.
Tutto è bene quel che finisce bene e questa volta è davvero finta benissimo per Ivonne: nell’arco di 24 ore mamma e dottoressa, due grandi felicità davvero straordinarie.
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