Una vicenda che non si può assolutamente definire una goliardata, anche perché riguarda in prima persona una persona adulta, una mamma di una studentessa. Quest’ultima, insieme alla figlia appena diplomata, avrebbe fatto e pubblicato online una foto mentre fanno il dito medio verso la scuola.
Lo riporta ChietiToday. Tutto è avvenuto davanti l’ingresso di un liceo della città abruzzese. La madre e la figlia avrebbero festeggiato così il diploma di maturità della giovane. La reazione della scuola non si è fatta attendere: “La mela non cade mai troppo lontano dall’albero! Mamme e studentesse appena diplomate che fanno il dito medio verso l’istituzione scolastica. Bell’esempio di maturità!”, questo il messaggio scritto sul canale Facebook dell’istituto.
Tantissimi i commenti, per lo più di sdegno, indirizzati alle autrici del gesto. La dirigente scolastica ha annunciato querele a tutela dell’immagine della scuola. Non è chiaro se si tratti di una sola coppia madre/figlia o di un gruppetto, visto che la scuola parla di “mamme e studentesse”.
Nei commenti, ma si tratta ovviamente di mere voci, un utente ha cercato di chiarire attaccando la scuola: “Una docente che dice ai suoi studenti che non valgono nulla e che nella propria vita non combineranno mai nulla non merita di sedersi in cattedra men che meno non gli si augura di ‘incontrarsi mentre loro ripiegheranno le mutandine che lei comprerà’. Questa docente deve essere radiata dall’albo, rimossa dall’istituto e denunciata penalmente per diffamazione e pressione verso la componente studentesca. Mi auguro vivamente che la scuola prenda le misure necessarie contro questa docente al fine di tutelare la componente studentesca. Se dovete fare un post del genere, fatelo con tutte le informazioni a disposizione e non mettendo in cattiva luce chi, anche magari sbagliando con un gesto finale, è stato leso psicologicamente durante il loro percorso scolastico”.
La vicenda si interseca benissimo con quello di cui abbiamo parlato in questi giorni: la presenza, sempre più comune, dei genitori alle prove orali di maturità o di terza media dei figli. Il gesto riprovevole dimostra un’eccessiva vicinanza della mamma alla figlia, come se fosse una sua “compagna di scorribande”, una sua alleata contro l’istituzione scolastica.
Anche se la studentessa fosse stata vittima di ingiustizie di certo non si tratta del modo giusto e soprattutto “educativo” di reagire.
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