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Mamma… mormora la bambina

In una vecchia canzone italiana (“Balocchi e profumi”) si racconta di una madre che  spende e spande in profumi ma nega alla propria bimba la gioia di qualche piccolo giocattolo.
Dopo 50 anni una ricerca della società Psicanalitica internazionale su un campione di tremila mamme dei principali paesi europei riporta d’attualità il tema della vecchia canzone: le mamme italiane dedicano a se stesse maggiori attenzioni rispetto alle altre mamme europee.
Le madri italiane battono tutte le europee nell’acquisto di vestiti, accessori e cosmetici: la spesa media per l’abbigliamento è infatti di due milioni all’anno, contro le 500 mila lire delle donne tedesche; quella per i cosmetici di 500mila lire l’anno contro le 200mila lire delle mamme inglesi.
La ricerca mette in luce anche un altro fenomeno: la mamma italiana è sempre più presa da problemi estetici soprattutto nell’immediato dopo parto.
Le italiane guardano la tv più di tutte le altre (3 ore e mezza al giorno) e si occupano direttamente dei figli solo per mezz’ora al giorno, battute dalle mamme scandinave (60 minuti al giorno le finlandesi, 72 le svedesi).
Secondo la ricerca della SPI  le mamme italiane dedicano alle coccole solamente 15 minuti al giorno, contro i 38 delle finlandesi e i 42 delle svedesi.
E così, per compensare le cure un po’ frettolose e gli inevitabili sensi di colpa, le mamme italiane  non badano a spese in fatto di giochi.
In questo la vecchia canzone va completamente rivista.
Il budget annuale che le mamme italiane destinano  ai giocattoli dei figli arriva infatti anche a tre milioni di lire, contro i 2milioni e 200mila delle spagnole e il milione e mezzo delle portoghesi.
"Il dato – spiegano i ricercatori –  è conseguenza di un forte senso di colpa della madri italiane, costrette al doppio ruolo di lavoratrici e genitrici”.
Tramonta insomma il mito della mamma italiana che trascura se stessa per dedicarsi interamente alla cura dei figli.

Reginaldo Palermo

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