Il nuovo regolamento del Comune di Roma, si legge sul Corriere della Sera, prevede che le maestre della scuola dell’infanzia presenti coprano il lavoro (fino a 3 ore in più) di quelle assenti. E una circolare del Dipartimento servizi educativi del 9 gennaio dice che dal primo febbraio servono almeno 4 giorni di assenza nel turno pomeridiano prima di mandare una sostituzione. Tre giorni fa i bimbi della Toti quindi non avevano neanche una supplente che si occupasse di loro.
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Giovedì, scrive il Corsera, c’è stato il bis: 32 bambini senza insegnante. Il municipio, sollecitato da Daniela Pitti dell’ Usb, risponde di non avere supplenti da inviare e i genitori stavolta chiamano i vigili urbani. Racconta Pitti: «Ho avvisato il municipio e ho chiesto di chiamare maestre disponibili da altri municipi, mi hanno detto che non ce n’erano: ma ad una di loro che li ha contattati dicendosi disponibile hanno risposto che non c’era bisogno».
Ciò che è successo alla Toti, avviene in tutta la città da almeno due mesi. Da quando viene applicato il nuovo regolamento, «atto unilaterale», dicono i sindacati. Genitori e maestre lamentano una situazione «insostenibile». L’obiettivo, spiega Pitti, è di «allungare fino a 8- 9 ore al giorno il lavoro delle maestre». E «provateci voi – dice una di loro che insegna in un asilo a Colli Aniene – a resistere così tanto tempo con anche 30 bambini piccoli».
Intanto ieri pomeriggio un gruppo di consiglieri municipali di Ncd ha protestato in piazza del Campidoglio con maestre e genitori contro la riforma degli asili nido.
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