Ancora una “bestialità” sulla mancata professionalità dei docenti da parte di quanti hanno sostenuto il “privilegio” degli insegnanti di essere vaccinati, svolgendo di fatto la didattica a distanza.
La maggior parte di docenti è stata vaccinata con Astrazeneca con conseguenti effetti collaterali, più o meno pesanti, eppure dopo un giorno eravamo in classe, assicurando la nostra presenza che, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di I grado del Lazio, da settembre, è stata continuativa.
Riconosciamo e condividiamo l’importanza della DIP e l’impegno che mettiamo tutti i giorni, in quelle aule che con distanziamento e mascherine, facciamo fatica a sentire e a farci ascoltare dai ragazzi, tuttavia i media sono avvezzi a dare voce solo ad una delle parti, quella dei genitori che lamentano il loro impegno nel seguire i figli a casa o per il carico di compiti. C’è una feroce critica sulla qualità del nostro lavoro, chiedono, pretendono più ore in videolezione trascurando quello che è il diritto alla salute prima del diritto all’istruzione, che pure la scuola non ha mai trascurato.
Molti docenti dopo mesi di DAD in sincrono e molte ore in asincrono accusano disturbi alla vista; quelli in presenza disturbi alle corde vocali a causa dei dispositivi di sicurezza che disperdono e attutiscono il tono.
Sogno una scuola in cui venga recuperato il rispetto per la categoria della classe docente, una scuola dove gli esperti non siano mossi da facile populismo, una scuola al centro dello sviluppo del Paese, capace di formare cittadini competenti e critici, una scuola senza continue intrusioni, una scuola libera di certificare livelli reali di conoscenze e abilità, sogno la rinascita della scuola.
Anna B. Labriola
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