È con allarme, sconcerto ed estremo rammarico che noi docenti dell’Istituto Professionale Orfini di Foligno leggiamo le ultime affermazioni della Ministra Azzolina, secondo la quale, a causa di una presunta vetustà delle procedure e di una (non certo nuova) mancata digitalizzazione del Paese, non sarà possibile aggiornare le Graduatorie di Istituto, quest’anno, per il personale precario della scuola.
Siamo consce e consci del fatto che, in un momento così drammatico, nel pieno di una pandemia che investe l’intero pianeta, con una giornaliera conta di morti e contagi e con enormi interrogativi aperti su cosa il futuro ci riservi e su quale modello di sviluppo vogliamo continuare a portare avanti, non è il momento di polemiche pretestuose, è bensì il momento di rimboccarsi le maniche e portare avanti il nostro lavoro nel miglior modo possibile. È, però, altresì vero che questo encomiabile sforzo collettivo nel rendere la scuola uno dei baluardi di resistenza contro l’avanzata del virus viene portato avanti in egual modo dal personale di ruolo e dal personale precario, quel personale precario che la mancata riapertura delle Graduatorie di Istituto rischia di danneggiare.
Le insegnanti precarie e gli insegnanti precari scontano una condizione disagevole, dal punto di vista dei diritti e del trattamento retributivo, ricoprendo, ciononostante, spesso ruoli di responsabilità, facendo sacrifici, con l’eterno problema di come trascorrere i periodi senza stipendio, non sapendo mai se, dove, per quanto tempo saranno assunte e assunti l’anno scolastico successivo, senza aver mai, o quasi mai, la possibilità di portare avanti un discorso educativo di lungo respiro con le proprie classi, mancando totalmente la continuità didattica, rimanendo schiacciate e schiacciati perpetuamente in un eterno “hic et nunc”. E però, nonostante questo, le docenti e i docenti precari lavorano con costanza e serietà, onorando la propria professione.
Come insegnanti dell’Istituto Orfini di Foligno esprimiamo, dunque, la totale solidarietà nei confronti delle nostre colleghe precarie e dei nostri colleghi precari, auspichiamo che la Ministra voglia tornare sui suoi passi, che si agisca in fretta per colmare le lacune organizzative e di digitalizzazione, ormai inaccettabili in un Paese che pretende di sedersi tra i grandi in Europa, che situazioni del genere non si debbano più ripetere e che, finalmente, la piaga del precariato venga sanata una volta per tutte.
Le e i Docenti dell’Istituto Orfini di Foligno