«Considerando sia Medicina che le professioni sanitarie, il massimo che possiamo fare con il numero di docenti e di strutture a disposizione, è quello di aumentare il numero di posti disponibili, 1.500 in più rispetto allo scorso anno, sfruttando al massimo la capacità formativa. Sono stati aperti anche 10 nuovi corsi di laurea in Medicina in diverse aree italiane».
Un nuovo volto della facoltà di medica dopo il covid
Così il ministro dell’università Gaetano Manfredi, che ha pure aggiunto: «La facoltà di medicina è cambiata nella percezione da parte degli studenti, perché comunque hanno visto un’università che ha continuato ad operare nonostante il periodo, abbiamo avuto lo stesso numero di esami e di laureati dello scorso anno. L’obiettivo come Ministero e Governo era evitare che i ragazzi perdessero tempo. Poi è cambiata anche perché ha usatole nuove tecnologie e questo significa che per il futuro io credo molto ad una università in presenza, perché l’esperienza universitaria significa fare una grande esperienza di vita. Però è anche vero che oggi abbiamo tante tecnologie che ci possono aiutare e penso che sia un’opportunità anche per un’innovazione didattica che ci consenta di guardare al futuro, mantenendo i nostri valori».