Il tempo passato a mensa deve essere considerata a tutti gli effetti didattica e formazione.
Ne è convinta la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli: lo ha fatto sapere parlando il 3 aprile a Bologna dell’importanza della refezione scolastica al convegno ‘Nutrire insieme il futuro’: “il tempo in cui i bambini mangiano a scuola deve diventare tempo effettivamente didattico”., ha detto sul palco della sala ‘Guido Fanti’ del palazzo che ha ospitato l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
“È necessario che diventi un punto di didattica e di formazione per i nostri ragazzi, insegnanti e genitori. Avere stili di vita nuovi e diversi contrastano e prevengono le patologie che i ragazzi rischiano di subire con un’alimentazione scorretta”, ha continuato Fedeli.
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La responsabile del Miur ha poi voluto sottolineare la delicatezza del disegno di legge presentato dalla senatrice Pd Leana Pignedoli per assicurare qualità e controlli nelle mense scolastiche.
“Sono la seconda firmataria – ha ricordato Fedeli – il ddl lo stanno già discutendo in commissione Agricoltura, ma vorrei che si facesse un incontro anche fra i capigruppo delle commissioni Istruzione e cultura e Sanità: questo ddl deve puntare ad avere il consenso interministeriale e interpartitico”.
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