Si è svolto a Napoli a Piazza Plebiscito il 9 giugno il presidio unitario dei sindacati confederali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Rua, Snals Confsal e Anief con la presenza dei segretari generali regionali e con delegazioni provenienti dalle varie province della Campania.
Intervistiamo Ottavio De Luca, dal 2019 Segretario Generale della FLC CGIL, sia della struttura provinciale di Napoli sia di quella regionale della Campania.
Chiediamo di poter tornare a scuola in condizioni di massima sicurezza per gli alunni e il personale scolastico e di poter riprendere pienamente le attività didattiche fin dal primo giorno di lezione. A questo fine occorre che su ogni posto di lavoro, sia docente che Ata, sia assicurata la presenza di personale titolare, con contratto a tempo indeterminato a partire dal primo settembre senza i ritardi e le procedure defatiganti che ogni inizio anno si rendono necessarie per reperire e nominare i supplenti. Per garantire questo obiettivo, è necessario svolgere entro l’estate procedure concorsuali semplificate che consentano di stabilizzare e assumere i tantissimi precari che lavorano da anni come supplenti nelle scuole, garantendo la loro funzionalità.
Con il Patto sottoscritto, il Governo si è impegnato pubblicamente su ben 21 punti di importanza capitale per la piena ripresa delle attività scolastiche a partire da quello, già indicato nella precedente risposta, relativo all’assunzione dei precari per garantire la ripresa delle lezioni a settembre. L’adozione dei provvedimenti conseguenti sono di competenza del Governo e al Sindacato spetta vigilare perché il Governo sia coerente. Sottoscrivendo il Patto, il Governo, a partire dal Presidente Draghi, si è impegnato di fronte al Paese ad intervenire quanto prima sui punti definiti. Se non rispetterà gli impegni se ne assumerà la responsabilità e il Sindacato adotterà ogni iniziativa finalizzata ad ottenere il rispetto degli impegni. L’iniziativa di oggi a Roma a Piazza Montecitorio e nelle maggiori città italiane è solo la prima e proseguirà, se necessario, anche con lo sciopero della categoria fin quando non avremo riscontro sugli impegni sottoscritti lo scorso 20 maggio.
In realtà i posti liberi per i docenti a livello nazionale sono più di 113.000 (fonte MI). Le misure contenute nel “sostegni bis” per assumere con procedure straordinarie i precari della scuola sono al di sotto del reale fabbisogno. E per questo chiediamo una profonda revisione della norma oggi al vaglio della Camera. Vogliamo evitare ancora una volta il fenomeno delle tante cattedre scoperte e in particolare dei posti di sostegno. Con queste premesse purtroppo si fa fatica a prevedere, anche in Campania, un regolare avvio del prossimo anno scolastico. Siamo in forte ritardo su tutto, le immissioni in ruolo di docenti e degli ATA procederanno con difficoltà, mancano segnali concreti sul rafforzamento degli organici quale misura base per garantire la sicurezza nelle aule e negli edifici scolastici.
Il primo punto inderogabile è l’innalzamento dei livelli retributivi di tutto il personale. Non è possibile che una categoria così importante come quella dei lavoratori della scuola sia tra le meno pagate non solo rispetto ai colleghi europei ma anche rispetto agli altri lavoratori pubblici del nostro Paese. In questi mesi di emergenza sanitaria è emerso con evidenza l’importanza della scuola, la funzione indispensabile che svolge per le nuove generazioni e in generale per il benessere e il futuro di tutto Paese. Ora è necessario che sul piano economico sia dato un riconoscimento significativo ad una categoria che, di fronte all’emergenza sanitaria e senza mezzi adeguati, si è fatta carico di garantire a tutti gli studenti, in presenza o a distanza, la continuità del diritto all’istruzione.
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