Rispondiamo all’appello del Mida Precari, Adida e Comitato Diplomati Magistrali abilitati (C.D.M.A, comunicando la nostra massiccia partecipazione al sit-in di protesta davanti al Miur il 12 Gennaio 2016.
Non ci sono dubbi infatti che i D.M. ante 2002, osteggiati dalla politica e dalla burocrazia stanno subendo un torto che si perpetra da oltre 15 anni, da quando nel 99 sono stati inseriti nella 3 fascia d’istituto, usata solo per le supplenze brevi.
A nulla sono valse le proteste, politiche e di piazza, il nostro grido è sempre stato quello di far valere il “valore abilitante” del titolo di Diploma Magistrale conseguito entro il 2002, anno in cui è stata istituita la laurea in Scienze Formazione Primaria.
Lo diceva la legge e c’era scritto sul nostro Diploma “abilita all’insegnamento nella scuola elementare e materna”: ci sono voluti anni di ricorsi e soldi spesi con avvocati ed associazioni, eppure le leggi parlavano chiaro.
Finalmente nel 2012 è arrivata la sentenza del Capo dello Stato il famoso “P.D.R” il quale stabiliva che avevamo ragione: il diploma era abilitante e quindi avrebbe dovuto darci la possibilità da sempre di essere assunti con lo scorrimento della graduatoria, al 50% in caso di concorsi e al 100% in caso contrario (ricordo che per 15 anni non ci sono stati concorsi per la scuola) al posto nostro hanno assunto migliaia di laureati in SFP appena usciti dall’università, mentre noi anellavamo supplenze anno dopo anno.
Aspettavamo questa verità dal 99, ma ancora il Miur con un atto ostativo e sbagliando ancora, ci ha permesso l’iscrizione nella seconda fascia di istituto quella per gli abilitati dopo il 2006, non tenendo affatto in considerazione che la nostra abilitazione risaliva a prima della legge che ha chiuso le graduatorie permanenti trasformandole in Gae, legge che consentiva l’inserimento di tutti gli abilitati all’insegnamento fino a quel momento e che avrebbe dovuto comprendere di conseguenza anche noi.
Abbiamo avviato numerosi ricorsi chi al Tar, chi al Pdr e chi al Giudice del lavoro, le conseguenze sono ormai un guazzabuglio di immissioni in Gae di docenti dalle più svariate posizioni in graduatoria, chi con punteggi elevati chi con poche decine di punti, creando scompiglio e sgomento far tutti i Dm ante 2002. Questo succede perché alcuni vincono le sentenze e sono inseriti in Gae, altri se le vedono rigettare per incompetenza e altri ancora aspettano un PDR da oltre 15 mesi.
Il Miur alle nostre richieste di avere pari trattamento, in quanto crediamo ancora che la legge sia uguale per tutti, risulta sordo e muto, al più risponde che “inseriscono solo chi vince il ricorso e solo perché è costretto” ma, citando solo una delle numerose sentenze del Cds emesse durante quest’anno appare lampante che tutti i D.M ante 2002 abbiano lo stesso diritto, nell’ultima sentenza del Tar infatti c’è scritto: “Considerato che la presente vicenda – che riguarda la fattispecie dei diplomati magistrali con titolo conseguito entro il 2001/2002, e che pertanto al momento della “chiusura” delle graduatorie permanenti erano già in possesso di titolo abilitante – è stata affrontata e decisa favorevolmente per i ricorrenti dal Consiglio di Stato, sez.VI, n.1973/2015, id. n.4235/2015; considerato, pertanto, che l’articolo che impedisce l’iscrizione dei DM ante 2002 in Gae è stato annullato, con la sentenza di cui in precedenza con efficacia che è stata ritenuta, da parte del Collegio, in analogo e precedente contenzioso, operare erga omnes (per tutti) nei confronti di chi si trovi nella medesima posizione pertanto il ricorso deve essere accolto siccome fondato nel merito.”
Riteniamo quindi necessario una risposta chiara e unitaria del Miur, a questa e ad altre sentenze del CDS, che riguardi TUTTI i Diplomati magistrali ante 2002 e che abbia come intento la risoluzione di questi contenziosi con l’immediata immissione in Gae di tutti gli aventi diritto.
Aderiamo quindi allo sciopero del Saese e al sit-in organizzato dal MIDA Precari, con questo unico intento, unendoci a tutti gli insegnanti senza diritti della seconda e terza fascia, considerando e credendo fermamente che la chiusura delle Gae sia anacronistica ed ingiusta, in quanto fuori dalle suddette graduatorie per l’immissione in ruolo siano stati lasciati docenti con pari formazione e pari o addirittura superiore servizio nelle scuole statali, e che giustamente chiedono al governo considerazione e valutazione del merito, senza passare da un concorso farsa che non valuterebbe gli anni di servizio né la preparazione effettiva di ognuno di loro.
Si sottolinea inoltre che l’inserimento in Gae non significa pretendere il ruolo subito, come qualche politico sostiene. Vuol dire, riconoscere il valore abilitante del titolo di studio. Ognuno verrà inserito nella graduatoria secondo il proprio punteggio, calcolato in base all’eventuale servizio prestato. Quindi il merito verrebbe considerato, come prevede la legge.
Chi non ha mai prestato servizio in qualità di docente non verrà assunto subito (come invece ha fatto il Governo con la legge 107), ma verrà inserito alla fine della graduatoria e comincerà ad accumulare il punteggio, ma nessun ruolo!
Si prega i politici di non dare informazioni distorte.
I gruppi “Ruolo per i diplomati magistrali abilitati” e “Risarcimento rimborso/ruolo” ai diplomati magistrali abilitati a Roma