Le OO.SS. difendono a spada tratta il personale Ata e nella giornata del 22 ottobre sono scese in piazza davanti al Miur contro una situazione divenuta ormai insostenibile.
Tuona la Cisl Scuola, dichiarando che ha avuto esito insoddisfacente l’incontro col Vice Capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione che, nel corso della manifestazione del personale Ata a Roma davanti al Miur, ha ricevuto una delegazione composta da una rappresentanza dei manifestanti e dai segretari nazionali delle organizzazioni sindacali promotrici dell’iniziativa.
Continua il sindacato guidato da Francesco Scrima, asserendo che sono stati completamente disattesi gli impegni che in più occasioni, negli ultimi mesi, erano stati assunti sia dall’Amministrazione che a livello politico per risolvere quantomeno le più spinose emergenze, dalla riduzione insostenibile degli organici al divieto di sostituire il personale assente.
Nella legge di stabilità 2016 presentata la settimana scorsa dal Governo non c’è infatti traccia del richiesto ripristino in organico di diritto dei 2.020 posti tagliati nell’organico 2015/16 – recuperati dopo forti pressioni sindacali in organico di fatto – né si modificano le disposizioni che impedendo la sostituzione del personale assente creano gravissimi disagi al funzionamento delle scuole. Attraverso gli interventi dei lavoratori componenti la delegazione, espressione di tutti i profili professionali e delle diverse realtà territoriali del Paese, si è reso visibile un disagio vissuto in prima persona da chi continua ad assicurare responsabilmente servizi indispensabili al buon andamento della vita scolastica pur essendo costretto a operare in condizioni sempre più gravose e difficili.
Il quadro emerso dalle loro testimonianze è ben diverso da quello “edulcorato e rassicurante” che la ministra Giannini e lo stesso premier sono soliti rappresentare nelle loro esternazioni sui media, l’una continuando a sostenere che nella scuola “tutto funziona”, l’altro arrivando a definire un “piagnisteo” le denunce circostanziate di chi le difficoltà le vive ogni giorno sulla propria pelle.
Se a livello politico non si assumono con la giusta consapevolezza e la necessaria determinazione i problemi che stanno mettendo in grave disagio il personale e il servizio, la stessa Amministrazione rischia di essere condannata all’inerzia, impossibilitata a svolgere un’azione efficace e puntuale sulle diverse emergenze.
Per questa ragione la Cisl Scuola, insieme alle altre organizzazioni presenti all’incontro, ha chiesto formalmente che le questioni evidenziate nella manifestazione di oggi siano fatte oggetto di una specifica e urgente convocazione dei sindacati da parte del Ministro.