Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, in una circolare inviata a tutti i prefetti, li invita ad attivare un dialogo con i promotori delle manifestazioni previste in tante città d’Italia per venerdì 18 e valutare nello stesso tempo il coinvolgimento dei dirigenti scolastici. In modo particolare la sua attenzione è rivolta al “Fronte della gioventù comunista” che ha mobilitato le scuole per protestare contro l’alternanza scuola -lavoro a seguito della morte di due studenti impegnati in uno stage lavorativo.
Scrive il funzionario: “Intensificare i servizi di prevenzione e controllo del territorio” o “per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni previste”.
E aggiunge ancora che l’interlocuzione dei questori con gli organizzatori delle manifestazioni studentesche “potrà costituire un efficace strumento per scongiurare possibili strumentalizzazioni delle istanze studentesche e per isolare le frange più radicalizzate della protesta”.
Del tutto nuovo risulta invece il suo appello ad attivare il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, che appare “necessario in considerazione della delicatezza delle tematiche sollevate dal mondo studentesco e della correlata esigenza che ad essa corrisponda una sensibile capacità di ascolto e mediazione”.
La polizia in definitiva deve porre la massima attenzione affinché “i dispositivi siano orientati a tale linea d’azione, nel doveroso bilanciamento tra il diritto di manifestare e le indefettibili esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.