In corso Milano, a largo Cairoli, dalle 15 di oggi, 4 novembre, la manifestazione della Lega “in difesa dei valori occidentali”, voluta fortemente dal leader e vicepremier Matteo Salvini. Presente, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, così come aveva annunciato.
Ecco le parole pronunciate dal capo del dicastero di Viale Trastevere sul palco della manifestazione, riportate dal profilo Facebook ufficiale della Lega: “La nostra civiltà ha una storia che non nasce ieri, ma ha radici millenarie. Se la persona è al centro della storia non c’è spazio per discriminazioni di sesso, di nazionalità, di razza o di religione. Non c’è spazio per fanatismi intolleranti e violenti. Qualunque essi siano. Non c’è spazio nella nostra società per chi pensa che una donna, un israeliano, un africano, un ebreo, ma qanche un islamico o un cristiano possano essere discriminati. La cultura del rispetto verso la vita, la libertà e la sicurezza, la dignità per ogni essere umano, deve partire dalla scuola. Non ci può essere spazio nelle nostre scuole per prediche o pratiche di violenza, discriminazione o di odio”.
“La nostra società difende le frontiere perché se esistesse un diritto di immigrare sarebbe travolta la democrazia e lo Sato non avrebbe significato”, ha concluso il ministro, come riporta Fanpage.it.
A salire sul palco è stata anche, come scrive ancora Fanpage.it, Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, in provincia di Gorizia. “Processo di islamizzazione da fermare. Il buonismo ci porterà alla sostituzione”, ha detto.
Proprio oggi si ha notizia del fatto che a Monfalcone è stato varato un piano contro le classi scolastiche composte sempre da più da stranieri a scapito degli italiani, approvato dalla giunta comunale per il triennio 2024-2027: “Ridurre il sovraffollamento scolastico per evitare la preponderanza di studenti stranieri e per fare in modo che in ogni istituto comprensivo di Monfalcone la maggioranza dei bambini in ogni classe sia italofona”, si legge in una nota dell’amministrazione comunale guidata proprio da Cisint.
Qualche giorno fa il capo del dicastero di Viale Trastevere ha parlato del caso di un professore di un liceo di Roma che avrebbe chiesto agli studenti di parlare di attualità partire dal punto di vista di un compagno di origini israeliane, fornendone le generalità. “Di questo caso specifico non posso parlare, dato che sono in corso gli accertamenti. Posso dire che la direzione scolastica regionale del ministero si è subito attivata ed è stata svolta un’indagine interna alla scuola i cui contenuti sono ovviamente riservati. Le autorità competenti stanno valutando quali iniziative assumere”, ha detto.
“Io credo che dobbiamo denunciare questa recrudescenza, la comunità ebraica mi ha espresso una forte preoccupazione per il ritorno di un antisemitismo strisciante. Sono convinto che la scuola debba fornire gli antidoti contro tutto questo, contro ogni forma di discriminazione. La scuola costituzionale si basa sulla verità dei fatti accertati. E quando non siano accertati educa al pluralismo delle fonti. Soprattutto, la scuola costituzionale educa al rispetto della persona a prescindere da nazionalità, razza, religione, orientamento sessuale. Il ruolo del docente è di far emergere un dibattito e una riflessione plurale. Nella condanna più totale delle aberrazioni del passato: di certo non mette in discussione l’Olocausto, i pogrom, lo sterminio staliniano dei liberi contadini, le foibe”.
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