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Manovra 2024, bonus studente di 1500 euro per chi iscrive i figli alla paritaria: l’emendamento di FdI fa discutere

Si parla ancora di scuole paritarie: un emendamento alla Legge di Bilancio 2024, ad opera di Fratelli d’Italia, prevede un voucher, “spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria”, per un importo annuale massimo pari a 1.500 euro per ogni studente frequentante. 

Come riporta Il Corriere della Sera, il finanziamento complessivo fissato è pari, massimo, ad euro 65 milioni annui. Servirà un decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito per attuare la misura.

L’emendamento prevede che nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Istruzione e del merito sia istituito un fondo dedicato pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027. Con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito da emanare entro 60 giorni dalla approvazione della presente legge, sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione del presente comma.

Immediata la reazione delle opposizioni. Scrivono in una nota gli esponenti M5S in Commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato. “Pensavamo che con i tagli alla scuola pubblica ed ai posti in organico del personale scolastico in questa manovra si fosse già toccato il fondo, ma con gli emendamenti della maggioranza si sta iniziando a scavare. Il messaggio che stanno dando è fin troppo chiaro: da un lato con le misure di Valditara e proposte come queste affossano la scuola pubblica, dall’altro foraggiano quelle private sia direttamente che indirettamente incentivando le famiglie ad iscrivere lì i propri figli per avere il voucher”. 

“Mentre con la legge di bilancio si taglia la scuola pubblica, quella che lo Stato dovrebbe garantire a tutti e tutte, la maggioranza di Governo propone un bonus di 1500 euro per frequentare le scuole private. Quindi non ci sono soldi per il rinnovo contrattuale degli insegnanti, si tagliano 8mila posti tra personale docente e Ata, non si assumono i precari su tutti posti disponibili, ma si trovano le risorse per il sistema privato. E’ un Governo che ha gettato la maschera e opera scientemente contro la scuola pubblica, calpestando la Costituzione. Motivo ulteriore per aderire alle iniziative di mobilitazione e allo sciopero generale del 29 novembre”, lo dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL.

“L’emendamento di FdI viola chiaramente la Costituzione che all’Art. 33 chiarisce che le scuole private non debbono avere oneri per lo Stato. Vogliono dare 65 milioni di euro  alle private, proprio mentre tagliano risorse e oltre cinquemila docenti alla scuola pubblica, infischiandosene del precariato, delle classi pollaio e del tempo pieno che non c’è in metà Paese”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.

“Bocciano ogni anno i nostri emendamenti per i libri gratuiti, il cui costo arriva a pesare fino a 600 euro a ragazzo, e poi propongono di dare 1500 euro a chi iscrive i figli alle private: sono dei campioni di ingiustizia – prosegue il leader di SI –  e hanno la copertura di un ministro che già a settembre si era reso ridicolo affermando che le scuole private ‘sono pubbliche’ e che oggi continua difendendo “il diritto a frequentare le paritarie” invece del “diritto universale allo studio. Se questo emendamento venisse approvato sarebbe una vergogna – conclude Fratoianni – contro la quale faremo di tutto, anche arrivare fino alla Corte Costituzionale. La differenza fra noi e questa destra è tutta qua: noi vogliamo l’istruzione gratis per tutti, loro alimentano i privati e tagliano la scuola pubblica”.

Un altro bonus di 500 euro per le famiglie

Tra gli emendamenti di FdI che interessano gli studenti anche un contributo di 500 euro l’anno per ciascuno figlio a carico fino a 14 anni per il rimborso delle spese per servizi extrascolastici di sostegno all’apprendimento o corsi di lingua, percorsi didattici culturali o turistici o di educazione musicale o sport.

Per poter ottenere il contributo il genitore deve avere un Isee sotto i 35mila euro. Nessuna soglia di reddito viene applicata a chi è inserito in percorsi di protezione per l’uscita da situazioni di violenza. Per il bonus viene istituito il Fondo Dote Famiglia alla presidenza del Consiglio dei ministri con 30 milioni. Le risorse sono attinte dal Fondo per le esigenze di spesa indifferibili.

Valditara sul Buono Scuola

“C’è un elemento da affrontare a mio avviso – ha detto qualche tempo fa il ministro Valditara – e cioé come garantire alle famiglie meno abbienti di poter usufruire pienamente della libertà di scelta nell’educazione, secondo quanto prevede l’articolo 33 della Costituzione. È il famoso ‘Buono Scuola’ che la politica deve avere il coraggio di mettere all’ordine del giorno”.

Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito sono ormai maturi i tempi per il Buono scuola e altri strumenti incentivanti, a vantaggio delle scuole paritarie: “Se vogliamo una scuola pubblica a 360 gradi dobbiamo completare il percorso che in questi ultimi due anni ha visto grandi passi avanti. È il momento di completare l’opera”, ha concluso Valditara.

Negli ultimi anni sul Buono Scuola a vantaggio delle scuola paritarie si sono espressi favorevolmente diversi partiti, in testa Forza Italia, e anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha preso posizione dando il suo assenso alla proposta.

Redazione

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