Fino a 120 insegnanti di ruolo della scuola pubblica potranno essere esonerati dalla didattica nei prossimi due anni scolastici, per andare a costituire equipe territoriali che promuovono misure e progetti d’innovazione didattica e digitale nelle scuole. A prevederlo è l’ultima bozza della legge di Bilancio, limata fino all’ultimo, e pronta per essere trasmessa al Parlamento entro mercoledì 31 ottobre, quindici giorni dopo il via libera ottenuto dal Consiglio dei ministri.
L’esonero per gli a.s. 2019/2020 e il 2020/2021
Il provvedimento, quindi, intende andare a potenziare quella sperimentazione sulle nuove modalità didattiche, attraverso un maggiore coinvolgimento delle tecnologie informatiche anche di tipo on line.
Gli anni scolastici durante i quali i docenti non svolgeranno attività didattica, per concentrarsi sullo sviluppo di lezioni innovative e digitali, sono il 2019/2020 e il 2020/2021.
Le altre novità in arrivo con la manovra di fine anno
Le agenzie di stampa, che hanno visionato la bozza della manovra economica, fanno poi sapere che a decorrere dall’anno scolastico 2019-2020, è previsto il passaggio da tempo parziale a tempo pieno degli assistenti tecnici e amministrativi, ex Cococo presso le istituzioni scolastiche.
Tra le altre disposizioni previste dal Governo con la manovra di fine anno, ricordiamo che spariranno i discussi ambiti territoriali, si potrà dire praticamente al Fit, mentre torneranno i concorsi abilitanti, e l’alternanza scuola-lavoro verrà più che dimezzata.
Ricordiamo, comunque, che le disposizioni inserite nella bozza della manovra non sono definitive: il Parlamento, infatti, avrà facoltà di modificarle.