Mentre da un lato il Senato chiede che si dia una soluzione all’annoso problema dei residui attivi delle scuole, il Governo sta già pensando ad un ulteriore giro di vite sui bilanci delle istituzioni scolastiche.
Secondo indiscrezioni e notizie di agenzia pare che l’idea sia quella di tagliare 150milioni dai finanziamenti che il Ministero gira alle scuole per il funzionamento ordinario che, come è noto, è già ridotto ai minimi termini.
Per due anni di fila (2009 e 2010) i fondi per le scuole avevano riguardato solamente le spese per le supplenze, nel 2011 era stato ripristinato il fondo per il funzionamento amministrativo e didattico.
Il Ministro, per parte sua, proprio poche ore fa intervenendo a Catania per la presentazione del progetto "Smart City" ha assicurato che non ci saranno ulteriori tagli alla scuola.
E allora?
La spiegazione, forse, potrebbe essere questa.
Ha ragione il Ministro perché probabilmente egli voleva riferirsi agli organici e sono altrettanto attendibili le ultime voci sul taglio di 150milioni di euro perché in questo caso si parla dei trasferimenti alle scuole.
Ma da dove si potranno ricavare i 150milioni di euro che il Ministero dell’Economia si aspetta dalla scuola con la prossima manovra ?
I margini sono davvero molto ridotti.
Quasi di sicuro a farne le spese saranno i fondi della legge 440 (sostegno alla realizzazione del POF) che però non superano le poche decine di milioni (nel 2010 le scuole già non hanno ricevuto nulla per questa voce e nel 2011 si sono visti solamente i fondi – in media una decina di euro per ciascun dipendente in servizio – per la formazione e l’aggiornamento) che, q questo punto, potrebbero essere azzerati definitivamente.
Forse si pensa di ridurre ulteriormente i fondi per le supplenze ma questo significherebbe la bancarotta per la stragrande maggioranza delle scuole del primo ciclo.
Un’altra voce su cui il Ministero potrebbe intervenire riguarda proprio l’assegnazione per l’esercizio finanziario 2012: quest’anno, infatti, le scuole hanno predisposto il bilancio solo per il periodo gennaio/agosto. E’ possibile quindi che lo stanziamento ordinario previsto per l’ultimo quadrimestre (settembre/dicembre) venga azzerato confidando su eventuali risparmi che le scuole possono aver realizzato (si potrebbero così ricavare 20-25 milioni di euro).
Si sta parlando anche di risparmiare mediante i cosiddetti “acquisti centralizzati” che però allungherebbero in modo inaccettabile i tempi per le forniture che invece nelle scuole sono spesso urgenti e indifferibili. Oltretutto c’è da dire che ormai la maggior parte degli acquisti delle scuole vengono effettuati utilizzando fondi che non provengono neppure dal Ministero.
Insomma recuperare 150milioni di euro dai bilanci delle scuole è una operazione quasi impossibile.
Per il 30 aprile è in programma una seduta del Consiglio dei Ministri durante la quale dovrebbero essere prese le prime decisioni. Forse ne sapremo qualcosa di più.
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