La Flc Cgil lancia l’allarme sulla manovra del governo Meloni definita “deludente”, con pochi articoli sulla scuola, investimenti minimi (150 milioni di euro da destinare al personale scolastico e il ripristino del taglio di 126 milioni per il funzionamento scolastico). “Siamo davvero all’anno zero” annuncia il sindacato che spiega come l’articolo 99 sia la parte più dolorosa e che prevede una nuova ondata di accorpamenti tra istituti scolastici che potrà portare alla scomparsa, già nei prossimi due anni, di oltre 700 unità scolastiche.
Un risultato a cui si arriva innalzando gli attuali parametri minimi per la costituzione delle autonomie scolastiche che passano da 600 a 900-1000 alunni, così verranno ridotti i posti di organico di oltre 1400 dirigenti scolastici e Dsga, una riduzione che proiettata al 2031-2032 significa il passaggio da 8136 a 6885 istituti. “Un vero e proprio taglio che ancora una volta andrà a colpire le Regioni e i territori più deboli. Invece di potenziarle e sostenerle le affossano, senza investimenti e con una riduzione delle risorse” ha spiegato il segretario generale Flc Cgil Francesco Sinopoli.
Silenzio assoluto poi, secondo il sindacato, sulle risorse del nuovo contratto 2022-2024. Un’abitudine, quella di stanziare le risorse a triennio scaduto, che fa preannunciare forti azioni di mobilitazione da parte della Flc.
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