È di pochi giorni fa la sentenza della Corte dei Conti umbra che, in caso di infortunio a scuola, condanna il dirigente scolastico reo di non aver segnalato la necessità di manutenzione dello stabile.
Una sentenza quantomeno discutibile, secondo Dirigentiscuola.
“Quale altro dirigente statale – si chiede Attilio Fratta, presidente nazionale del sindacato dei presidi – è ritenuto responsabile di un infortunio causato da problemi strutturali degli uffici che dirige che sono di proprietà degli enti locali? Sicuramente nessuno”.
“La Corte dei Conti umbra – continua – attribuisce invece questa ulteriore responsabilità ai dirigenti scolastici i quali, pur avendo almeno il triplo delle responsabilità dei colleghi di pari fascia, percepiscono la metà della loro retribuzione. Un’anomalia del sistema che si trascina da anni e che il Governo si era impegnato a sanare con il rinnovo del CCNL del triennio 2019-2021 e che, alla fine del 2022, ancora non viene avviato.
E conclude Fratta: “Il Governo infatti, nella Legge di bilancio, in fase di approvazione non ha stanziato fondi scatenando così la reazione della categoria che è pronta a incrociare le braccia se non si pone fine a questa situazione”.