Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, a margine della manifestazione davanti al Ministero dell’Istruzione in occasione dello sciopero generale del personale del comparto “Istruzione e Ricerca” indetto dalla FLC Cgil lo scorso 31 ottobre, dichiara: “Questa legge di bilancio si accanisce contro il mondo della scuola. Per la prima volta dal 2008 e cioè dai tagli lineari al personale varati dal governo Berlusconi con il duo Gelmini Tremonti, viene scritto nero su bianco che verranno tagliati 5.660 docenti dell’organico dell’autonomia e 2147 posti del personale amministrativo tecnico e ausiliario della scuola. Nonostante l’avvio di questo anno scolastico sia stato all’insegna di segreterie scolastiche oberate da impegni sempre più gravosi. Le risorse destinate al rinnovo del contratto sono assolutamente insufficienti e inadeguate a tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni del personale della scuola duramente colpite dall’inflazione”.
“In questi due anni il Ministro Valditara ha varato solo misure propagandistiche dall’istituzione del liceo del made in Italy al voto in condotta, dalla revisione delle linee guida per l’educazione civica alla controriforma del sistema di valutazione alla scuola primaria. Si tratta solo di provvedimenti mediatici inutili e dannosi che non risolvono in alcun modo i problemi endemici della scuola, ma li peggiorano. Siamo vicini al personale della scuola e nell’esame della legge di bilancio ci impegneremo per risolvere le criticità più evidenti e chiedere maggiori risorse per il comparto della conoscenza”.