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Marco Giallini sugli influencer: “Sui social parla gente che invece di influenzare dovrebbe andare a scuola”

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L‘attore Marco Giallini, 61 anni, tra i protagonisti della serie tv Acab, dal 15 gennaio disponibile su Netflix, si è raccontato ai microfoni de La Repubblica. Il romano ha discusso in merito al suo rapporto con i social, criticando, a modo suo, la categoria degli influencer.

“Sui social parla gente che invece di influenzare dovrebbe andare a scuola. Come avrebbe detto mio padre: ‘Se vai a scuola qualcosa impari’. Oggi, da casa, si influenza su destra, sinistra, polizia, manifestanti. Capiscono? No”, questo il suo secco commento.

Giallini e la laurea a 37 anni

Ecco cosa ha detto sulla scuola, invece, a Vanity Fair: “Magari non sembra, ma sono andato pure a scuola per farmi un’istruzione. Tardi ma ci sono andato. Sono arrivato a 27 anni con la terza media. Poi ho preso il diploma e mi sono iscritto all’Università, Lettere e filosofia. Mi sono laureato che avevo 37 anni. Ci tenevo anche per i miei figli. Il più piccolo deve fare la maturità classica, mentre l’altro anche lui si è iscritto a Lettere e, nel frattempo, fa l’aiuto regista”.

Sal Da Vinci e il diploma durante la partecipazione a Sanremo

Una storia simile è quella del cantante Sal Da Vinci. Ecco le sue parole: “Ho iniziato da piccolo a lavorare in teatro con mio papà. Non ho mai aperto un libro, ascoltavo e ripetevo. Ho fatto la primina. Dalla terza elementare in poi non riuscivo a conciliare scuola e lavoro e i miei genitori mi iscrissero in una scuola privata. Entravo alle dieci del mattino, uscivo intorno all’una e scappavo in teatro”.

L’artista figlio d’arte, 55 anni, nato a New York, ha voluto completare gli studi a tutti i costi: “Ho vissuto il mondo degli adulti troppo in fretta, ero troppo impegnato. Mi fermai al secondo anno, ma volevo terminare gli studi. Nel 2009, a quarant’anni ho partecipato al Festival di Sanremo. La notte studiavo e il giorno dopo c’era la mia esibizione e la promozione”.

“I ragazzi sono più preparati di noi per il futuro, ma noi li ascoltiamo poco, è un grave errore. Ragazzi, fate quello che è più giusto per voi, perseverate i vostri sogni, non vi fate abbindolare dalle strade facili, ognuno di noi nella vita le cose se le deve conquistare”, questo il suo messaggio ai giovani.

Redazione

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