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Salute mentale, un consigliere comunale 22enne: “Gli studenti si uccidono, io ero sul cornicione della finestra”. Il video virale

Il video di un consigliere comunale di Vercelli di 22 anni è diventato virale: il ragazzo, nelle immagini condivise da moltissimi utenti del web, cerca di convincere l’aula a non bocciare un emendamento sul sostegno psicologico agli studenti.

Come riportano Il Corriere della Sera e Vanity Fair, il video ha superato le 85mila visualizzazioni. Il giovane ha deciso di raccontare, in quel frangente, la sua esperienza personale. Ecco le sue parole. “Ero sul cornicione della finestra della mia camera, e se non fosse stato per quella persona seduta nel pubblico (la madre, ndr), oggi non sarei qui. Non possiamo più ignorare il fatto che gli studenti si suicidano. Il silenzio, alimentato dalle istituzioni che fanno finta di nulla, sta uccidendo questi ragazzi, sta uccidendo il futuro delle nostre città”.

“Chi è seduto qui ha una responsabilità: ogni tasto che preme pesa su queste vite. Non possiamo far finta che nulla stia accadendo, non possiamo permettercelo. Siamo adulti: io ho 22 anni e non accetto lezioni da nessuno su questo tema, perché nessuno può sapere cosa significa trovarsi su un cornicione, guardare il vuoto e pensare che la vita non abbia più senso. Quindi, anche se oggi questo emendamento non verrà approvato, questo Consiglio Comunale deve assumersi la responsabilità di riconoscere che queste persone esistono e vanno tutelate”.

La riflessione sulla cultura della performance a scuola

Nel suo post su Instagram, il ragazzo ha scritto: “In Consiglio Comunale, abbiamo discusso dei programmi e degli obiettivi del Comune, tra cui il diritto allo studio e il benessere psicologico degli studenti. Mentre parlavo, pensavo a tutte le persone intorno a me: amici, fratelli, figli, studenti. Persone che, come è successo a me, ogni giorno affrontano la solitudine, l’ansia e il peso di aspettative troppo grandi. Il silenzio può fare molto male, ma noi non resteremo in silenzio”.

“Non volevo rendere pubblica la mia esperienza, ma in consiglio, a dicembre, ho presentato un emendamento sul benessere psicologico dei giovani. La mia proposta, però, stava per essere bocciata e questo avrebbe mantenuto nel silenzio i tanti studenti che sono a disagio di fronte alla cultura della performance che permea la scuola e l’università. Sono quindi intervenuto con il cuore in gola, ho pensato fosse il caso di mettere a disposizione un dolore per cambiare le cose”, ha aggiunto.

“Grazie ai giornali sono entrato in contatto e ho scoperto quelle generazioni che non stanno sui social, ho parlato con genitori che sono andati oltre spasmodico desiderio di apparire perfetti… e di vedere i loro figli perfetti e hanno riconosciuto le proprie fragilità, mettendole al servizio di tutti. Grazie ai giornali sono arrivato a chi non usa i social, ma anche loro si sono riconosciuti e si sono raccontati”, ha spiegato a La Repubblica.

“Quando sei adolescente e ti senti solo, bullizzato, incompreso non hai voglia di parlarne con tua madre, con i professori o con il preside, con cui dopo ho instaurato un bellissimo rapporto da rappresentante di istituto. Nessuno di loro ha gli strumenti, mia madre mi vuole bene e aveva capito il mio disagio, ma non aveva gli strumenti adatti per aiutarmi”, ha raccontato.

A quanto pare il suo emendamento, nonostante il successo del discorso, non è passato, ma il ragazzo non demorde: “Il due gennaio mi accampo in Comune, non mollo. L’eco mediatico è stato fortissimo, ma ora bisogna concretizzare”.

Legge di Bilancio 2025, sì a fondi per psicologo a scuola

Arriva un fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti nelle scuole. La proposta di modifica alla Legge di Bilancio 2025, voluta dal Pd, prevede una dotazione di 10 milioni per il 2025 e 18,5 milioni a decorrere dal 2026.

“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di un emendamento del Pd, sottoscritto da tutte le forze di opposizione, che istituisce un fondo per il servizio psicologico a favore di studentesse e studenti. In via sperimentale saranno attivati presìdi territoriali di esperti psicologi a supporto delle istituzioni scolastiche. Il fondo sarà dotato di 10 milioni per il 2025 e 18,5 a decorrere dal prossimo anno. Si tratta di una misura importante, fortemente voluta dal Pd e in linea con le nostre battaglie parlamentari degli ultimi anni, per supportare le scuole e tutta la comunità scolastica in un momento in cui tra i più giovani si manifesta un forte disagio che deve essere affrontato con strumenti efficaci. Abbiamo un grande problema che non possiamo più trascurare: la salute mentale, ce lo dicono molto chiaramente i numeri, è un tema di cui dobbiamo farci carico tutti. Abbiamo il dovere come istituzioni di mettere in campo soluzioni che diano strumenti ai più giovani, alle famiglie e alle scuole per affrontare le fragilità”. Lo scrive Irene Manzi, capogruppo del Pd in commissione istruzione.

Redazione

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