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Mare fuori 4, dove vederlo? Il regista pubblica un avviso ai genitori

L’attesa è finita! Online i primi sei episodi della quarta stagione di Mare Fuori su Raiplay. Dal 14 febbraio, invece, saranno disponibili gli ultimi sei, mentre inizierà la programmazione su RaiUno.

Il cast, inoltre, sarà presente anche sul palco di Sanremo.

Su tutti i social, da X a Tik Tok, da Facebook a Instagram, il trend è fortissimo e molti giovani non vedono l’ora di sapere come proseguirà la storia dei ragazzi dell’IPM.

A tal proposito, il regista della serie, Ivan Silvestrini, tramite una storia sul proprio profilo Instagram ha avvertito che le scene di questa quarta stagione sono molto forti, consigliando ai genitori di minorenni di guardarlo insieme e spiegare cosa sta accadendo.

Ecco le parole del regista: “Mare Fuori contiene scene forti, state vicino ai vostri figli piccoli se proprio non potete vederla prima voi per poi affrontarla insieme”.

Mare Fuori 4, gli attori: “Non siamo in dovere di educare, non siamo maestri di vita. Necessaria educazione alla visione”

Come riporta Fanpage.it, il primo a discutere di questo tema è stato Matteo Paolillo, che nella serie interpreta Edoardo Conte: “È necessaria un’educazione alla visione, noi raccontiamo la verità, ma non è che guardando la serie si diventi più violenti. Se ti viene voglia di spaccare la testa di uno, il problema è tuo, non della serie”.

A fargli eco anche Massimiliano Caiazzo, che veste i panni di Carmine Di Salvo: “Bisogna spiegare l’ombra per arrivare a mostrare la luce. Sta nello spettatore, non è colpa di un progetto audiovisivo, anzi può darci solo degli strumenti in più. Non restiamo nella superficie del tema che ci impedisce di avere un dialogo sincero su un problema molto serio della società”.

Dello stesso avviso anche Domenico Cuomo, Cardiotrap nella serie: “La prima volta che ho conosciuto dei ragazzi che erano detenuti è stato molto bello perché ci hanno detto che era orribile stare lì dentro. Io mi chiedo come posso io a 19 anni parlare con queste persone e pensare di poter insegnare qualcosa. Non mi sento in dovere di educare ma solo di rappresentare una generazione nel bene e nel male, di certo non possiamo farci maestri di vita”. 

“Accompagnare sempre i ragazzi nella visione”

La professoressa Giovanna Corrao, che fine agosto scorso è diventata virale dopo una diretta su Facebook in cui ha commentato con rabbia lo stupro di gruppo avvenuto Palermo a luglio scorsoparlando di una comunità educante ormai “fallita”, ha discusso di educazione dei giovani anche di Mare Fuori.

Ecco le parole della docente: “Mare Fuori è fatta bene. Ma i ragazzi molte volte non guardano lo spaccato drammatico. Molti dei protagonisti muoiono perché fanno quella vita. Loro mitizzano queste figure senza considerare che sono negative quindi bisognerebbe accompagnare sempre i ragazzi nella fruizione di queste serie”, questo il suo pensiero.

Sara Adorno

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