Maria Chiara Carrozza, deputato, ex-ministro dell’Università e della Ricerca, qualche mese fa ad un workshop rivolto ai ricercatori dell’IIT di Genova ha sottolineato (http://nova.ilsole24ore.com/frontiere/una-legge-morale-tutta-da-scrivere/) : “Oggi il concetto di robot sta cambiando . Non è più una macchina che esegue passivamente ordini, ma gli chiediamo sempre più di prendere decisioni. E così l’auto a guida autonoma deve sapere che non può investire un pedone e che deve rispettare il codice della strada. Deve, in altre parole, avere una certa “moralità” e distinguere tra ciò che può o non può fare. Ora, se il robot in questione non è un’auto, ma un’arma, questa “moralità” che le conferiamo assumerebbe un potere enorme, quello di decidere la vita o la morte di esseri umani”.
Sempre la stessa Carrozza ha detto: “Non è un caso se scienziati come Stephen Hawking o imprenditori come Elon Musk, inventore e proprietario del marchio di auto elettriche Tesla, e Steve Wozniak, cofondatore di Apple, abbiano lanciato un appello, per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale non pericolosa, orientata a uno sviluppo positivo e a non procurare danno agli uomini”.
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