L’obbligo vaccinale contro il Covid-19 è costituzionale, perché è un provvedimento “pacifico e conclamato“: a sostenerlo è il presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, secondo cui le cose stanno così e “non c’è da discutere, come dimostrano i vaccini previsti per l’ammissione scolastica dei bambini”.
In un’intervista al Messaggero, il presidente ha dichiarato che “se così non fosse vivremmo in perenne incostituzionalità da quando i vaccini sono stati introdotti per legge e definiti vincolanti salvo l’ipotesi in cui non possa essere somministrato per ragioni specifiche”.
Flick cita anche gli articoli della Costituzione a cui bisogna fare riferimento: si tratta dell’articolo “16, quello in cui si parla delle possibili limitazioni alla libertà di circolazione e soggiorno; mentre l’articolo 32 è quello in cui si dice che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
“Entrambi – ha spiegato il presidente emerito – esprimono un concetto che è già presente nell’articolo 2 della Costituzione: ci sono diritti fondamentali inviolabili della persona e ci sono i doveri inderogabili, tra cui quelli di solidarietà sociale“.
Nella stessa giornata, commentando le proteste dei no vax e dei contrari al vaccino, che nella Giornata mondiale dell’Infanzia e degli Adolescenti hanno manifestato a Potenza, il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha detto che “non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: noi andiamo avanti per la nostra strada. Fortunatamente in Italia l’87 per cento delle persone ha fatto almeno una dose, questi sono i fatti”.
“Noi salutiamo anche quelli che non riescono purtroppo a capire l’importanza della scienza, spero che piano piano si possano convincere: chi è artefice del suo male ne paga le conseguenze”, riferendosi quindi alla netta prevalenza dei non vaccinati tra i ricoverati in ospedale per via del Covid-19.
Collegato con l’istituto che ha ospitato il convegno, lo stesso che ha frequentato ai tempi della scuola elementare, Figliuolo ha risposto ad una domanda della dirigente che, sarcasticamente, le ha “riportato i saluti di un gruppo di no vax che lo attendevano all’ingresso della scuola”.
Davanti all’edificio un sit-in è stato fatto anche dal segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti.
Il generale ha replicato ricordando “che nell’Ottocento, quando c’era il vaiolo, a un certo punto arrivò il vaccino che debellò questa terribile malattia”.
“Ricordo inoltre – ha continuato Figliuolo – che da bambino in ogni famiglia, o quasi, c’era purtroppo una persona con la poliomielite e i vaccini l’hanno sconfitta”.
Per il generale, quindi, “non c ‘è peggior sordo di hi non vuole sentire, noi andiamo avanti per la nostra strada. Fortunatamente in Italia – ha concluso il commissario all’emergenza – l’87 per cento degli italiani ha fatto almeno una dose, questi sono i fatti”.
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