L’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta, 56 anni, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera in cui ha parlato della sua carriera in generale e anche della sua giovinezza e infanzia, menzionando le sue difficoltà a scuola.
“Da giovane avevo gli attacchi di panico alle interrogazioni. Non sono cresciuta in un quartiere facile, a un certo punto pensarono che fossi drogata, perché di droga ne girava tanta. Mia madre era disperata. Più collassavo e più passavo per la scema del villaggio”, queste le sue parole.
Ecco poi alcune battute sul mondo del lavoro in Italia: “L’Italia non è meritocratica. In Italia ci sono circoletti chiusi, è durissima. Quasi ho odiato il mestiere, nonostante i successi”.
Di ansia a scuola ne abbiamo parlato qualche giorno fa mettendo l’accetto sul fatto che non è qualcosa che viene provato dagli alunni ma spesso anche dai docenti. Per molti questi giorni di ritorno a scuola presentano motivi di stress.
Soprattutto negli istituti dove la burocrazia risulta eccessiva, gli impegni extra-didattica si moltiplicano, come pure le attività pomeridiane (tutte attività che con la scuola dell’autonomia risultano ormai all’ordine del giorno) e non vi è adeguata cura delle relazioni umane.
Tra gli insegnanti sono diversi i sintomi del cosiddetto stress del rientro, che vanno oltre la malinconia e la preoccupazione per il ritorno alla routine quotidiana: stanchezza, eccessiva irritabilità, senso di inquietudine, incapacità di rilassarsi, ansia e spossatezza, astenia, noia e sbalzi di umore. Certo, non si tratta di vere e proprie patologie, ma di una condizione momentanea che però è bene non minimizzare.
Gli esperti dispensano quindi consigli: Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di Neurologia, ha spiegato all’Adnkronos Salute che “non sorprende che durante i periodi di vacanza o di ozio le persone si sentano meglio, perché finalmente si riappropriano del proprio ritmo biologico mentre quando ritornano alle loro attività, queste diventano spesso fonte di tensione e di ansia”.
Insomma, il rientro dalle vacanze è fonte di stress, “perché – continua Padovani – ci riporta a un ritmo che non ci appartiene, in quanto determinato dai diversi impegni quotidiani”.
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