Maria Stella Gelmini, il centrodestra ha ipotizzato un suo ritorno a Viale Trastevere. E’ bene per la nostra memoria ricordare i suoi atti politici.
Dieci anni fa la scuola ha subito uno “tsunami” di sistema. Questo ha riguardato la dimensione pedagogica, didattica, amministrativa e contrattuale.
Il responsabile si chiama M. Stella Gelmini. Lei ha “obbedito a tutti gli ordini” del suo mentore (Berlusconi), che a riguardo della scuola pubblica ha sempre espresso supponenza e disprezzo, perché espressione del ”comunismo italiano”.
Analizziamo alcuni provvedimenti.
Salasso di 8 miliardi di €.
Risorse in vari modo tolte alla scuola;
Le classi pollaio, istituzionalizzate con la legge 133/2008 art 64;
Smantellamento della legge 148/90 (Riforma scuola elementare ). Abolite le compresenze, i moduli didattici (legge 133 del 2008 . Si legga ”Il modulo è morto…”) fortemente depotenziato il tempo pieno e ripristinato il maestro unico (decreto-legge 137/2008);
Il blocco del contratto (Legge di Stabilità 2010);
Mancata restituzione dei 2.400 milioni.
M. Stella Gelmini aveva promesso che il 30% dei tagli della scuola, sarebbero tornati ad essa sotto la voce della “premialità”. Bene, questi risparmi sono spariti dai radar. E l’on. Maria Stella Gelmini non ne ha più parlato;
Decreto Brunetta (2009) che ha inasprito le sanzioni, introdotto il merito stipendiale e depotenziato il contratto.
Gianfranco Scialpi
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