Si continua parlare del caso di Mario Cerciello Rega, il carabiniere assassinato in servizio a Roma nel 2019. In particolare, ci sono novità in merito alla docente che, due giorni dopo la tragedia, aveva scritto su Facebook “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza“.
Come riporta La Repubblica, per l’insegnante di Novara di storia dell’arte ci sarà uno sconto di pena. Ieri la corte d’Appello di Torino ha confermato la condanna per vilipendio alle forze armate e diffamazione, ma ha escluso un’aggravante, riducendo la pena da 8 a 5 mesi di reclusione. È stata disposta la condizionale senza più subordinare la sospensione della pena al pagamento del risarcimento dei danni alle parti civili.
Ecco le parole della professoressa dopo che il caso ha assunto rilevanza nazionale: “Ho scritto una cavolata, non c’è nulla da dire. Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi – continua – E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai…”.
“Voglio chiedere scusa a tutti – conclude l’insegnante – In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all’Arma dei carabinieri e all’Italia intera. Sono stata una stupida”.
Il recente caso del prof del Liceo delle scienze umane e scientifico di Aosta, che prima di Natale ha pubblicato sul proprio profilo Facebook alcune frasi piuttosto pesanti rivolte ai propri studenti (ai maleducati “darei volentieri fuoco” e auguro loro la “broncopolmonite fulminante”), rende ancora una volta necessario spiegare l’uso dei social da parte dei dipendenti pubblici.
L’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social è entrato a pieno titolo nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, D.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, a seguito delle modifiche introdotte dal D.p.r. 13 giugno 2023, n. 81, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 giugno scorso.
Il nuovo decreto è entrato in vigore il 14 luglio.
Tra le modifiche apportate, sono stati introdotti l’art. 11-bis Utilizzo delle tecnologie informatiche e l’art. 11-ter Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media.
Il nuovo art. 11-bis prevede le seguenti misure:
Queste le regole contenute nell’art. 11-ter alle quali tutti i dipendenti pubblici dovranno attenersi:
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