“Mi ha detto che avevo umiliato sua moglie, poi mi ha preso a schiaffi”: capita anche questo.
Vittima un dirigente scolastico di Aosta, che aveva rifiutato alla prof di portare il figlio di due anni al collegio docenti. E il marito della docente avrebbe pure aggiunto: “Prega Dio che io non ti incontri per strada perché altrimenti ti stendo”.
“Le ho detto che non avrebbe potuto entrare col figlioletto di due anni al collegio e che avrei fatto partire un provvedimento disciplinare nei suoi confronti perché non aveva rispettato le regole. Era anche arrivata in ritardo all’incontro. La porta era aperta e gli altri insegnanti hanno sentito queste parole”.
Il dirigente spiega poi la sua decisione: “Il calendario dei collegi docenti è fissato da inizio settembre e la maestra è venuta a lamentarsi solo il giorno prima dicendo che non aveva modo di trovare una sistemazione per suo figlio, annunciandomi che sarebbe venuta con il bambino. Io le ho detto subito che non poteva per una questione di sicurezza all’interno della scuola e poi per il rispetto del regolamento”. Secondo il preside, infatti, ogni presenza estranea al corpo docenti “deve essere autorizzata dal collegio”.
La maestra, quindi, è tornata a casa e non ha partecipato alla riunione ma il giorno dopo a scuola si è presentato il marito. “E’ arrivato nel mio ufficio e non mi ha fatto nemmeno parlare. Mi ha aggredito bloccandomi le braccia e urlandomi in faccia ogni tipo di insulto. Per questo poi l’ho denunciato”.
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