Quella che sembra una favola amara, resa ancora più incredibile dal caldo torrido pugliese, è invece una triste realtà. Come riporta Repubblica, la protagonista è una docente quarantenne convinta di sposarsi con un suo collega in un mercoledì di luglio, davanti agli occhi increduli di turisti e curiosi.
Lo sposo, un cinquantenne insegnante, non si è mai presentato, dichiarando di essere ignaro di tutto e intenzionato a consultare il suo avvocato.
Non è la prima volta che la donna vive un simile episodio: già ad ottobre 2023, aveva annunciato le nozze con lo stesso collega, coinvolgendo anche altri insegnanti come testimoni. Allora, la situazione si era risolta con un periodo di ferie, ma questa volta la vicenda è andata oltre.
La cattedrale di San Martino a Martina Franca, decorata a festa, attende una sposa che arriva in una berlina con vetri oscurati. La donna, accaldata nel suo elaborato abito di organza e seta, stringe un bouquet e chiede all’autista di verificare se lo sposo è già dentro. Ma la chiesa è chiusa e non c’è nessuno ad attenderla. In quel momento, il parroco le chiede: “Ma cos’hai combinato, figlia mia?”. Lei, senza sapere cosa rispondere, accetta un bicchiere d’acqua e, dopo un attimo di esitazione, dice che se non può sposarsi, allora se ne va al mare.
A marzo 2024, la donna aveva fissato la data del matrimonio dal parroco, nonostante i dubbi sollevati dal fioraio che segnala l’assenza di un vero fidanzamento. Insospettito, il prete chiede i documenti dello sposo e la frequenza al corso prematrimoniale. Lei mente, ma viene scoperta e il matrimonio viene annullato. Nonostante ciò, la donna continua i preparativi, prenotando la sala per il ricevimento e acquistando bomboniere.
Il caso è adesso affidato ai servizi sociali dal sindaco di Martina Franca. Ora si teme per la salute mentale della professoressa, che rischia il posto di lavoro e una denuncia dall’ignaro promesso sposo.
Un’utente scrive: “Mi dispiace infinitamente per questa donna. Ma non posso fare a meno di pensare che sia un’educatrice. Oltre ai test attitudinali, mi chiedo se non ci fosse bisogno anche di test psicologici per insegnare“; E un’altra ancora: “Forse un congedo dall’insegnamento sarebbe auspicabile… perché è OVVIO che ci sono gravi disagi in questa persona e dovrebbero essere indagati e curati, ma possibilmente LONTANO dal contatto quotidiano con ragazzi e ragazze”; Qualcun altro addirittura spera che sia allontanata da scuola: “Confesso che inizialmente ero convinta che fosse una notizia falsa ma purtroppo non è così. Mi dispiace molto per questa donna, che sicuramente starà vivendo un profondo disagio emotivo e psicologico, per il quale spero sarà aiutata da personale qualificato. Spero per i suoi allievi che nel frattempo le sia impedito di insegnare“.
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