Marvin Minsky è morto a 88 anni a Boston, considerato uno dei padri dell’ Intelligenza Artificiale, si ricorda anche per un suo famoso aforisma: “Se le macchine pensano, io sono una macchina e so pensare”.
Minsky conseguì una laurea in matematica all’Università Harvard nel 1950 e un dottorato nella medesima materia a Princeton nel 1954. Lavorò al MIT sin dal 1958. Il suo ultimo incarico fu la cattedra di Toshiba Professor of Media Arts and Sciences, e quello di docente di ingegneria elettronica e informatica al MIT. Fu insignito di numerose onorificenze. Membro sia dell’Accademia Nazionale di Ingegneria Statunitense, sia dell’Accademia delle Scienze, vinse il premio Turing nel 1969, il Japan Prize nel 1990, il premio IJCAI per la Ricerca d’Eccellenza nel 1991 e la Medaglia Benjamin Franklin nel 2001.
Tra i brevetti di Minsky si ricordano il primo display grafico da indossare (1963), il microscopio confocale a scansione (predecessore del microscopio confocale a scansione laser, oggi largamente diffuso) e, insieme a Seymour Papert, la prima versione del linguaggio di programmazione Logo. Inoltre, nel 1951, Minsky costruì la prima macchina di apprendimento casuale a rete neurale elettronica, lo SNARC.
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