Attualità

Mascherina a scuola, si può abbassare in classe se c’è il metro buccale: lo conferma il Ministero

Dopo le parole della Ministra Azzolina, arriva anche la nota specifica del Ministero dell’Istruzione: le nuove disposizioni del Governo sul’uso della mascherina obbligatoria all’aperto non incidono sulle regole previste per la scuola.

Il MI conferma: se c’è il metro buccale si può togliere in classe

Ne consegue che restano valide le istruzioni previste dal “Protocollo di sicurezza 0-6”, dal “Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico”, nonchè dal decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39 recante “Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021”, da leggersi alla luce del verbale del CTS n. 104 del 31 agosto 2020, riporta la nota.

Questo vuol dire che:

  • Nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizioni di staticità (i.e. bambini seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro (n.d., cd. “rima buccale”, ovvero distanza di un metro tra bocca e bocca) e l’assenza di situazioni che prevedono la possibilità di aerosolizzazione (es. canto)”.
  • Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina potrà essere rimossa in condizioni di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro (n.d. rime buccali, ut supra), l’assenza di situazioni che prevedono la possibilità di
    aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dall’autorità sanitaria.

Chiarezza sulla mascherina a scuola

Il chiarimento del Ministero è senza dubbio da salutare con positività perchè sin dai primi dettagli del nuovo decreto legge, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il dubbio relativo all’utilizzo della mascherina a scuola si era insinuato fra i genitori ma anche fra docenti e dirigenti scolastici.

LA NOTA DEL MINISTERO

Fabrizio De Angelis

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