Come ridurre il rischio di contagio in classe? Secondo gli esperti di Dassault Systèmes ci sarebbero tre dispositivi che possono potenzialmente frenare la diffusione del virus e offrire una maggiore sicurezza nelle aule: l’uso della mascherina, i sistemi di ventilazione dell’aria e la disposizione dei posti a sedere.
Per l’uso della mascherina si sa che è un modo molto efficace per impedire alle goccioline contagiose di viaggiare da persona a persona, anche se pare che alcune scuole non richiederebbero agli studenti di indossarla.
Ruolo fondamentale hanno i sistemi di ventilazione che possono spingere le goccioline fuori dall’aula prima che si depositino sulle superfici o che vengano inalate da studenti e insegnanti. La simulazione ha mostrato che in un’aula tipica con ventilazione naturale, cioè con finestre aperte e una brezza leggera, il 14% delle goccioline lascia l’aula entro un minuto. La percentuale sale al 20% quando vengono accese delle ventole di aspirazione laterali e al 22% con aspirazioni poste al centro della stanza. Dunque la corretta installazione del sistema di ventilazione, secondo gli esperti di Dassault Systèmes, può essere fondamentale per controllare i flussi d’aria; un’installazione errata, d’altro canto, rischia di peggiorare ulteriormente la situazione.
Altra cautela di grande importanza è anche la disposizione dei banchi degli studenti ed il posizionamento dell’uno rispetto all’altro.
Dassault Systèmes ha recentemente svolto uno studio nel quale sono state fatte le seguenti ipotesi:
•Una temperatura di 26 gradi nella stanza
•Pari probabilità per ogni studente di essere una fonte dell’agente patogeno
•La carica virale è di 900 particelle all’ora
•Il diametro medio delle particelle è un micron
•Contaminazione solo tramite aerosol (piccole goccioline trasportate dall’aria)
Le simulazioni sono state eseguite su tre configurazioni: una con 40 studenti e due con 20 studenti in aula. Utilizzando metodi di analisi all’avanguardia ed effettuando numerose simulazioni, lo studio ha evidenziato come la soluzione ottimale sia quella composta da 20 studenti. Il campo di moto dell’aria nell’aula ha inoltre suggerito una disposizione ideale che tenga conto della ventilazione e del flusso d’aria nell’ambiente specifico, rispetto a quella tradizionale che mira a massimizzare la distanza tra gli studenti.
Una stanza con 20 studenti, organizzata secondo i risultati della simulazione, con gli aspiratori centrali accesi, è l’ambiente più sicuro – ed è ancora più sicuro se gli studenti indossano delle mascherine.
Sebbene non esista un modo infallibile per garantire al 100% che un individuo non contragga il Covid-19 (salvo l’isolamento totale in un ambiente asettico), la simulazione è in grado di valutare accuratamente un ambiente e consentire di definire la configurazione più sicura possibile fino all’arrivo di un vaccino, non solo nelle classi, ma anche nei luoghi di lavoro e persino negli ospedali. Al fine di limitare il rischio di contagio in ambienti affollati, questo tipo di simulazione può essere realizzato in tempi rapidi utilizzando soluzioni in cloud.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…