C’è un contrordine in merito alla tipologia di mascherine che gli studenti devono indossare a scuola: il Comitato Tecnico Scientifico ha espresso infatti una nuova indicazione che consente l‘uso delle mascherine in stoffa, a patto che vengano lavate e disinfettate tutti i giorni.
La nuova indicazione va quindi a sostituirsi alla “bocciatura” da parte degli esperti, di pochi giorni fa, in cui stabilivano chiaramente che a scuola la mascherina consentita per gli studenti era quella chirurgica.
Adesso invece, come segnala Il Messaggero, il Cts ha cambiato idea: nulla vieta di ricorrere anche a mascherine di tessuto, personali, lavabili, nel caso, per un qualsiasi motivo, quel giorno il dispositivo chirurgico non fosse disponibile.
Sia chiaro: gli esperti suggeriscono sempre la mascherina chirurgica. Lo stesso Arcuri ha ribadito ai dirigenti scolastici che ci saranno 11 milioni al giorno per studenti e insegnanti e personale scolastico. Le mascherine chirurgiche sono uguali per tutti e offrono garanzie di protezione perché sono confezionate per uno scopo preciso, proteggere. Ecco perché vengono consigliate a prescindere. Ma adesso, per il Comitato Tecnico Scientifico, vanno bene quelle di “comunità” per gli studenti. L’importante è garantirne una pulizia e disinfettazione giornaliera.
Restano comunque fermi alcuni punti sulla mascherina a scuola: dai 6 anni in su gli studenti devono indossarla sempre, specie quando entrano e comminano per i corridoi, momento in cui si creano gruppi diversi di alunni e quindi assembramenti pericolosi.
In classe, a patto che si rispetti il metro di distanza, gli studenti potranno abbassare la mascherina durante le lezioni, ma devono nuovamente indossarla nel caso di altre “situazioni dinamiche”.
Per gli insegnanti, invece, permane l’obbligo della mascherina chirurgica. In alternativa, è possibile adoperare una mascherina trasparente certificata.
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