Sull’opportunità di togliere o meno le mascherine anti-Coivid a scuola, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi non se la sente di dire che presto andranno tolte. Parlando del tema a Didacta, in corso alla Fortezza da Basso di Firenze, il titolare del dicastero bianco ha detto che “ci affidiamo al mondo della salute però io voglio ricordare un fatto: io ho voluto a settembre dell’anno scorso tornare tutti a scuola e sapete cosa è costato: un confronto molto duro”.
“Il patto – ha continuato – era avere in cambio il massimo dell’attenzione e della prudenza. Non siamo ancora fuori. Qualcuno mi dice: ‘Perché posso andare in un ristorante o stare fra di noi ed invece a scuola devo portarla la mascherina?’ Perché a scuola ci si sta cinque ore”.
No alle fughe in avanti
Il leitmotiv del Ministro, sempre sulle mascherine, rimane quindi quello di procedere alla giornata, verificando l’andamento della pandemia. E senza fughe in avanti.
“Siamo già arrivati in fondo”, rimaniamo dell’avviso che serva ancora “un attimo di cautela”.
“C’è un valore educativo in tutto questo – ha aggiunto -. Noi abbiamo insegnato ai nostri ragazzi di avere attenzione e rispetto per gli altri, non puoi far passare il messaggio via la mascherina come un atto di liberazione. È un atto di responsabilità, è diverso”.