Alla luce del precedente articolo sulle aerazioni scuola, si propone questa disamina sull’utilizzo delle protezioni delle vie aeree a scuola quale “asset” fondamentale non farmacologico di protezione dal rischio biologico da COVID-19.
Come avevamo puntualizzato nel precedente articolo il sistema prevenzionistico mondiale da COVID-19 si basa su due azioni fondamentali: una di tipo farmacologico legata alla vaccinazione di tutta la popolazione, per raggiungere la “global herd immunity” ed una di tipo non farmacologico legata all’igienizzazione delle mani e degli ambienti, alla protezione delle vie aeree, al distanziamento e non di meno l’areazione degli spazi indoor. Questa miscela altamente efficace di cardini prevenzionistici e protettivi dall’agente eziologico Sars-Cov.-2 è stata recepita non solo dal nostro I.S.S. ma anche dalla cabina di regia del centro internazionale ECDC nonché dal CDC Americano.
In questo articolo approfondiremo l’utilizzo delle protezioni alle vie aeree mediante l’uso continuativo delle mascherine chirurgiche, nonché la corretta gestione durante la giornata lavorativa a scuola.
La risposta a questo interrogativo è sciolta dal C.D.C. (Centers for Disease Control and Prevention) Statunitense, in uno studio di caso pubblicato il 24 settembre 2021. I ricercato statunitensi hanno messo in osservazione e monitoraggio per tre settimane gruppi di scuole, valutando le differenze tra i tassi di casi pediatrici COVID-19 a livello di contea, nelle scuole con o senza la prescrizione della mascherina in ambiente indoor. La ricerca ha potuto svelare che le scuole nelle contee che giornalmente utilizzavano le protezioni alle vie aeree registravano contrazioni del virus quasi dimezzate. Il CDC ha calcolato la variazione media dalla prima alla terza settimana di osservazione per le contee con requisiti d’obbligo delle protezioni aeree registrando (Fig. 1): 16,32 casi per 100.000 bambini ed adolescenti under 18, contro i 34,85 casi per 100.000 al giorno nelle scuole delle contee senza alcun obbligo. Il risultato finale è stato di 18,53 casi per 100.000 al giorno inferiore alla variazione media per le contee senza obbligo di mascherina scolastica.
Tale studio ha avuto tra l’altro la limitazione di non considerare le percentuali di vaccinati tra gli operatori scolastici, ma resta significativo il dato che solo con l’uso delle protezioni delle vie aeree la contrazione dei casi COVID è stata rilevante. Infatti gli aumenti dei tassi di casi pediatrici da COVID-19 durante il periodo di settembre 2021 sono stati inferiori nelle contee statunitensi con requisiti di mascherina chirurgica rispetto a quelli senza protezioni.
Pertanto, a parere dello scrivente, utili consigli, nella prescrizione obbligatoria della protezione delle vie aeree a scuola con mascherine di tipo chirurgico, potrebbero essere:
In conclusione, alla luce dei risultati ottenuti dai ricercatori statunitensi, si può confermare a livello internazionale che eventuali aumenti di tassi di casi pediatrico COVID-19 a scuola sono spesso inferiori nei contesti cui si prescrive l’obbligo del facciale filtrante con protezione non inferiore alla chirurgica. E’ ormai indubbio, da consolidata ricerca scientifica, che l’uso delle mascherine in combinazione con gli altri asset non farmacologici in prefazione dettati, ivi compresa la vaccinazione, rappresentano a livello mondiale gli strumenti fondamentali per contrastare e prevenire la diffusione non solo del COVID-19 ma anche delle sue mutazioni.
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