Addio alle contestate mascherine chirurgiche anti Covid acquistate per le scuole durante la gestione dell’ex commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri, ribattezzate “pannolini” e confermate sorpresa lo scorso settembre per l’attuale anno scolastico: la struttura Commissariale, gestita dal generaleFrancesco Paolo Figliuolo, dovrà fornire al personale scolastico e agli studenti, anche universitari, mascherine di tipo FFP2 e FFP3. La novità è contenuta nel decreto legge, pubblicato il 24 dicembre in Gazzetta Ufficiale, in materia di “proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia“.
La fornitura non prevede la distribuzione di mascherine di tipo FFP2 e FFP3 per gli alunni con meno di 6 anni e soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di tali dispositivi.
Non vi sono riferimenti sui tempi di attuazione del progetto, che ha già riscosso il parere positivo dell’Anp, il primo sindacato dei presidi: si prevede che non siano brevi. La struttura Commissariale dovrà infatti assegnare la gigantesca “commessa”, attraverso una gara, probabilmente non solo nazionale. Successivamente, si dovrà attendere le produzione quasi quotidiana di 11 milioni di pezzi.
Ricordiamo che finora le mascherine chirurgiche consegnate ogni giorno alle scuole (quasi due miliardi per l’intero anno scolastico e sulle quali sono in corso indagini per accertarne la validità dei materiali e le modalità di individuazione delle aziende fornitrici), sono state in gran parte rifiutate dagli studenti: a suo tempo, alcuni presidi sono arrivati a chiedere alla struttura emergenziale di Arcuri di prenderne indietro una parte importante, perché non sapevano più dove collocarle.
C’è poi da dire che una fetta consistente del personale docente e Ata già utilizza da tempo le mascherine di tipo FFP2 e FFP3, ritenute (a ragione) più idonee per evitare il contagio da Covid-19.
Il Cts, però, anche dopo palesi contestazioni, con tanto di esposto fatto pervenire ministero dell’Istruzione e della Salute, ha confermato la loro somministrazione tra studenti e personale scolastico assicurando la loro utilità nella prevenzione del Covid-19.
Pure il sondaggio del Coordinamento regionale dei presidenti dei Consigli di Istituto del Lazio ha confermato che ben l’84% degli allievi ha ammesso di avere rifiutato sistematicamente le mascherine fornite dallo Stato: dei dispositivi ritenuti dai più scomodi e composti da materiali di bassa qualità.
Una percentuale confermata dal sondaggio svolto qualche mese fa dalla Tecnica della Scuola, attraverso il quale ha espresso il suo dissenso per le mascherine di Arcuri oltre l’82% dei mille lettori che hanno risposto alla domanda. Con il rifiuto che ha riguardato non solo gli studenti, ma anche docenti e personale scolastico tutto.
In serata, è giunta la corretta interpretazione della nuova norma. La struttura commissariale – gestita dal generaleFrancesco Paolo Figliuolo – dovrà fornire mascherine FFp2 e FFp3 non tutto il personale scolastico e agli alunni, come si era interpretato inizialmente, ma solo per i lavoratori (a partire dai docenti) delle scuole dell’infanzia e di quegli istituti dove ci sono alunni esentati dall’utilizzo dei dispositivi di protezione: il riferimento, quindi, è agli allievi con particolari disabilità o cosiddetti “fragili”.
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