Le prove Invalsi, somministrate ogni anno agli studenti, restituiscono delle fotografie utili per i docenti per quanto riguarda l’apprendimento degli alunni, in materie considerate “bestie nere” come la matematica: cosa bisogna sapere? VAI AL CORSO
Cosa è la “valutazione di sistema”? Quando e come sono nate le prove oggettive esterne e in particolare come sono nate le prove Invalsi?
Quali sono esempi di quesiti e quale il loro possibile utilizzo nella didattica in classe non in ottica sommativa ma piuttosto in ottica formativa, all’interno di attività di problem solving? Come i quesiti rivelano le frequenti misconcezioni degli allievi e possono essere utili nella programmazione didattica?
Divari territoriali troppo ampi, esiti in peggioramento rispetto al periodo pre-Covid, risultati soddisfacenti in inglese alle medie e preoccupanti in matematica alla primaria, meno dispersione scolastica implicita e qualche dato in controtendenza che fa ben sperare: questa la fotografia della scuola italiana è emersa lo scorso 12 luglio, giorno in cui è stato presentato il Rapporto Invalsi 2023 relativo alle prove impartite quest’anno (2,6 milioni cartacee e 5,2 milioni computerizzate) agli studenti della scuola primaria, della secondaria di primo grado e di secondo grado.
Secondo i dati forniti da Invalsi, si nota quanto il 2019, l’anno precedente allo scoppio della pandemia, si possa considerare come un anno spartiacque: in pochissimi casi i risultati delle prove raggiungono i livelli del 2019. Da ciò si può dedurre che il Covid, la Dad, e l’isolamento abbiano avuto conseguenze importanti nei livelli di apprendimento degli studenti italiani.
I divari territoriali permangono in quasi tutti i casi, con differenze davvero notevoli tra Sud e Nord, anche se con qualche eccezione: alle medie, ad esempio, le zone del Mezzogiorno sono in controtendenza, con risultati in miglioramento in italiano e matematica.
Preoccupa proprio l’apprendimento della matematica, con risultati in netto peggioramento già alla scuola primaria; diversa la situazione dell’inglese, i cui risultati, come ha detto il presidente Invalsi Roberto Ricci, sono soddisfacenti soprattutto alle medie e al quinto superiore.
Su questi argomenti il corso Utilizzare le prove Invalsi di matematica per una didattica più efficace, a cura di Fabio Brunelli, in programma dal 19 gennaio.
La Tecnica della Scuola, oltre a webinar, percorsi in e-learning, certificazioni e corsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.
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