Nirenberg nella sua carriera ha ricevuto numerosi premi tra cui: nel 1959 Bôcher Memorial Prize, nel 1982 Premio Crafoord, nel 1994 Premio Steele, nel 1995 National Medal of Science, nel 2010 Medaglia Chern.
Quasi tutti conoscono il matematico e premio Nobel per l’economia John Nash, grazie anche al film “A beatiful mind”, diretto da Ron Howard e interpretato da Russel Crowe. Ma se usciamo per strada e chiediamo alla prima persona che incontriamo chi sia Louis Nirenberg, difficilmente ci risponderà.
Eppure fu proprio lui che nel 1956 parlò a Nash di un importante problema storico, il XIX problema di Hilbert, che verrà risolto proprio dal futuro Nobel in “coabitazione” con l’italiano Ennio De Giorgi, che nel 1959 fu chiamato a insegnare presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. In un intervista organizzata in occasione di un simposio che si è tenuto a Varese dal 10 al 13 giugno a Villa Toeplitz , organizzato dalla Riemann International School of Mathematics (Rism), in collaborazione con il dipartimento di scienza e alta tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, l’Università di Pisa e l’Università degli Studi di Milano, il matematico canadese ha detto: «Il talento, che nei matematici è sempre precoce e speciale. La passione non basta, ci vogliono una determinazione e una forza di volontà notevoli».
E alla domanda: “In Italia le statistiche dicono che gli studenti sono piuttosto scarsi in matematica “, risponde: «Lo dicono le statistiche di tutti i paesi. Dipende sempre dalla qualità dell’insegnante»
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