La matematica è da sempre la disciplina più ostica, per la maggior parte degli alunni italiani. Ora, però, in loro soccorso arriva una WebApp molto utile.
Il software interattivo, disponibile su internet, è stato realizzato dall’Università di Padova e presentato al pubblico il 24 novembre ed ha un nome esplicativo: “I bambini contano”.
Promosa dalla Fondazione Hpnr, finanziata dalla Fondazione Vodafone, e supportato dal punto di vista scientifico dalla professoressa Daniela Lucangeli, dell’ateneo patavino, l’App permette ai bambini di scuola primaria e secondaria di sviluppare l’intelligenza nella combinazione dei numeri. L’apprendimento avviene attraverso tre “scenari”: con gli esempi, con l’interazione con l’esercizio, e con la valutazione finale attraverso il gioco.
È previsto un ruolo attivo anche per il docente, chiamato a monitorare passo dopo passo l’attività del bimbo: ad esempio, andando a verificare quante volte ha avuto accesso allo strumento interattivo, collegandosi on line, a visionare-interpretare la tipologia di eventuali errori commessi dagli alunni. Oltre che prendere possesso dei dati e dei report statistici prodotti dalla stessa App.
Lo strumento potrebbe ora essere utilizzato su larga scale. Perché in Italia, la matematica risulta ufficialmente ostica al 20% degli studenti; inoltre, il 40% della popolazione ha confessato di affrontare la disciplina scientifica “con difficoltà”. Eppure, fanno rilevare i creatori del progetto “I bambini contano”, fortunatamente appena il 2% della popolazione è affetto da un disturbo specifico dell’apprendimento dei numeri e delle abilità di calcolo, dalla cosiddetta discalculia. Per gli altri, si tratterebbe di superare difficoltà di carattere non certo patologico.
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