Il Ministero della Pubblica Istruzione ha definito le nuove modalità di svolgimento della prova scritta di Matematica agli esami conclusivi di Stato. Gli studenti che dovranno sostenere tale prova potranno scegliere quale problema risolvere tra i due proposti dalla traccia assegnata. Ciascun problema sarà articolato al proprio interno in almeno tre quesiti, possibilmente indipendenti tra loro. I candidati, inoltre, dovranno rispondere ad un certo numero di quesiti che fanno parte di un questionario composto da un minimo di sei ad massimo di dieci domande, riguardanti argomenti del programma: il numero di quesiti cui rispondere verrà indicato in calce al testo proposto in sede d’esame e di norma dovrebbe oscillare fra il 50 ed il 60% delle domande complessivamente formulate.
La prova, la cui durata massima è fissata in sei ore e per il cui svolgimento è consentito soltanto l’uso di calcolatrici non programmabili, sarà finalizzata ad accertare (con riferimento alla matematica studiata nell’intero corso di studi) le conoscenze specifiche, le competenze nell’applicare le procedure e i concetti acquisiti, le capacità logiche ed argomentative. Peraltro, problemi e quesiti, formulati in modo agile e snello, verranno predisposti coerentemente con il piano di studi e la loro articolazione seguirà un criterio di graduale complessità.
Il cambiamento è scaturito dal confronto tra ispettori tecnici, docenti, rappresentanti del mondo universitario e di associazioni scientifiche, che hanno dibattuto sul problema – segnalato da docenti della disciplina e da esperti del settore – dell’inadeguatezza della stuttura tradizionale della prova scritta di Matematica.
Alcuni esempi inerenti le nuove caratteristiche della prova sono stati riportati nel sito internet del Ministero della Pubblica istruzione (www.istruzione.it).
La nuova prova di Matematica partirà già dal prossimo esame di Stato e si terrà il 21 giugno 2001, ma non riguarderà l’esame relativo ai corsi di Istituto magistrale in via di esaurimento, che si svolgerà secondo il vecchio modello.
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