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MateMusic@, il Progetto che interseca i linguaggi della musica e della matematica, rappresenterà la Campania a Didacta Italia

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Si narra che fu il filosofo Pitagora, nel VI secolo a.C., ad avere intuito per primo l’esistenza di rapporti numerici tra le frequenze musicali. Che ogni accordo musicale si configuri come un rapporto numerico è, infatti, consapevolezza che viene da lontano – si legge sull’enciclopedia Treccani – addirittura dalla Repubblica e dal Timeo di Platone: per Cassiodoro «la musica è una disciplina in cui si parla di numeri», per Agostino la musica è una «emanazione sensibile di strutture matematiche». Da sempre, dunque, matematica e musica si sono intersecate, ispirandosi a vicenda e impreziosendo la nostra conoscenza e comprensione del mondo, fino ad arrivare ai nostri giorni, in Campania, dove – ne avevamo già parlato l’anno scorso https://www.tecnicadellascuola.it/con-il-progetto-matemusic-lusr-campania-e-pioniere-nello-studio-degli-affascinanti-legami-tra-musica-e-matematica-intervista

l’ispettrice Domenica Di Sorbo e il professore e musicista Claudio Patuto hanno creato e realizzato il Progetto MateMusic@. L’ispettrice è un’esperta a tutto tondo, essendo stata docente di matematica e fisica con alle spalle otto anni di Conservatorio, il professore è docente di musica ed esperto musicista e compositore.

Di nuovo c’è che MateMusic@ ha fatto strada ed è stato scelto per rappresentare la regione Campania a Didacta Italia, che quest’anno come sappiamo si svolgerà in Puglia, alla nuova Fiera del Levante di Bari, dal 16 al 18 ottobre. E proprio il 18 ottobre, Di Sorbo e Patuto parleranno del loro progetto, che l’ispettrice ha voluto illustrarci in anteprima.

Ispettrice Di Sorbo, come nasce Matemusic@?

Il progetto nasce come Progetto Pilota dell’USR Campania con l’intento di intersecare due linguaggi universali: musica e matematica. È stato strutturato sia per facilitare lo studio della matematica agli alunni della secondaria di primo grado che agli studenti della        secondaria di secondo grado, applicando la metodologia del peer to peer. Con MateMusic@ si vogliono mostrare le interconnessioni esistenti tra le due discipline, ma anche eliminare l’approccio didattico tradizionale che pone l’accento su un apprendimento    mnemonico e utilizzare il carattere creativo della musica per superare lo scoglio della difficoltà in matematica.

La proposta è di tipo costruttivista: gli studenti, con l’aiuto del docente facilitatore, potranno imparare i contenuti matematici con un approccio musicale, facendo osservare quanto nella musica siano insiti concetti matematici apparentemente distanti.

Cosa intende esattamente quando dice che gli alunni potranno imparare i contenuti matematici con un approccio musicale?

In realtà i ragazzi e le ragazze alla fine del percorso avranno utilizzato concetti musicali inseriti all’interno della matematica per cui la musica avrà offerto un approccio meno formale ai concetti matematici. Ad esempio, in un sistema di assi cartesiani verrà inserito il pentagramma musicale e le note saranno lette come punti per cui alla fine la melodia verrà individuata da punti sugli assi cartesiani e i ragazzi ‘suoneranno’ leggendo i punti del piano corrispondenti a note visivamente sottintese ma costruite dai ragazzi stessi: in tal modo ‘suoneranno’ la matematica. 

Ci sembra soddisfatta del percorso compiuto

Sì, decisamente. L’entusiasmo che il progetto ha generato tra i ragazzi e i risultati ottenuti hanno dimostrato che non è vero che bisogna esser ‘portati’ per la matematica ma che almeno si possono imparare dei concetti in modo semplice e creativo, così come anche i ragazzi che non hanno l’orecchio assoluto possono imparare a suonare uno strumento. Insomma, i due linguaggi universali della musica e della matematica si integrano perfettamente e sono utili allo studio di entrambi le discipline.

Ciliegina sulla torta: è stato anche costruito un Metaverso che permette ai ragazzi di divertirsi nel ripercorrere il progetto cercando le cose che li hanno maggiormente attratti.