L’apprendimento delle discipline STEAM è di importanza fondamentale non solo per gli aspetti pratici, quelli del fare e costruire, ma soprattutto per la crescita culturale e il progresso sociale dello studente. (VAI AL CORSO)
L’aspetto fondamentale dell’approccio educativo alle discipline STEAM è che tutte le discipline vengano affrontate in modo integrato, ma qual è il processo che porta all’integrazione delle materie?
È importante creare una connessione esplicita tra le discipline separate, cercando di correlare i temi.
Ad esempio, per chi insegnasse materie tecniche (laboratorio di elettronica), gli studenti imparano il funzionamento dei sensori elettronici nella materia che prende il nome di TPSEE e l’insegnante di Sistemi Elettronici ricorda ed applica le proprietà dei sensori studiate nella lezione di TPSEE ad esempio per rilevare temperature e pressioni che verranno gestite da un sistema complesso in un processo industriale.
L’annidamento è un concetto importante: un argomento studiato in una materia va sviluppato in un altro argomento. Ancora un esempio: gli studenti studiano le proprietà di un cristallo piezoelettrico e poi costruiscono un sismografo in laboratorio usando un sensore piezoelettrico.
La multidisciplinarietà è il cuore di questo metodo di apprendimento: più docenti, di discipline diverse, discutono nelle loro lezioni aspetti diversi su un argomento specifico. Si potrebbe discutere come programmare un braccio robot nell’ambito di una materia e un collega di un’altra disciplina potrebbe parlare dello stesso braccio robot però dal punto di vista elettronico, mentre il collega di italiano ne farebbe una trattazione sull’approccio etico della robotica che salvaguardi i diritti dei lavoratori.
In un percorso interdisciplinare potrebbero non esserci riferimenti espliciti alle singole discipline e quindi viene a perdersi il concetto di materia. Il fulcro è l’argomento, quindi nel flusso di apprendimento si viene a perdere l’evidenza della singola materia, ogni azione svolta dal singolo docente su quell’argomento si unisce, sia amalgama, in un percorso fluido, i concetti vengono quindi enfatizzati dalle discipline.
L’ultimo passo è sicuramente la transdisciplinarietà, ovvero il curriculum dello studente deve trascendere dalle singole materie e deve concentrarsi sulla conoscenza così come appare nel mondo reale, cioè gli studenti devono essere in grado di risolvere problemi reali. Ad esempio: in che modo è possibile misurare la quantità di ossigeno nel sangue di un essere umano? Gli studenti acquisiscono conoscenze riguardo al flusso sanguigno, alla relazione tra ossigeno ed emoglobina, gestiscono grandezze fisiche diverse, studiano il funzionamento di sensori ad infrarossi, dopodiché costruiscono un modello ed un simulatore. Al termine di tutto costruiscono un prototipo di un saturimetro e ne analizzano i valori misurati rispetto ad un saturimetro medico certificato.
Tutto ciò è un processo complesso che inevitabilmente deve coinvolgere l’intero consiglio di classe in una progettazione didattica assolutamente diversa, ma sicuramente orientata agli obiettivi.
Quindi l’approccio alle STEAM deve utilizzare metodologie attive e dinamiche nonché insegnamenti basati sull’indagine e sulla progettazione che fanno uso anche di strumenti hardware e software.
Su questi argomenti il corso Steam, idee di lezione e didattica attiva, in programma dal 4 ottobre, a cura di Michele Maffucci.
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