L’ex premier Matteo Renzi e la ministra uscente dell’Istruzione chiudono ad un possibile Governo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Secondo il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, non c’è da sorprendersi e il “matrimonio” per allestire un Governo composto dai due raggruppamenti rimane quasi impossibile dal realizzarsi: “la ministra dell’Istruzione è una ‘renziana’, quindi tutto torna. Del resto, se prendiamo come riferimento la scuola le distanze tra Pd e M5S sono enormi”, ha ricordato il direttore.
I motivi del contrasto sono reali
“Il Governo Renzi – ha detto ancora Giuliani intervistato il 30 aprile da Radio Cusano Campus – con la Legge 107/15 e poi con quello attuale, guidato da Gentiloni, con i decreti legislativi, hanno introdotto delle novità importanti convinti delle loro ragioni; mentre il M5S nel suo programma ha detto che vorrebbe ‘asfaltare’ quella riforma e rifare tutto daccapo, in particolare cancellare i bonus, la chiamata diretta, l’eccesso di potere ai dirigenti scolastici e rivedere l’alternanza scuola lavoro”.
“Probabilmente – ha continuato – la scuola non dovrebbe essere il motivo della probabile ingovernabilità tra democratici e pentastellati, ma il gap sulle questioni scolastiche, come su quelle del lavoro ed economiche, sicuramente non aiuta. Presto sapremo se il reggente del Pd, Maurizio Martina, riuscirà a mediare la situazione, ma si tratta di un compito davvero difficile ”.
Alternanza scuola lavoro di primo maggio? Si poteva evitare, ma niente drammi
Durante la trasmissione si è parlato anche di alternanza scuola-lavoro e della denuncia dell’Unione degli Studenti sull’abuso e sfruttamento degli allievi, impegnati anche nei giorni di festa: “Forse l’alternanza scuola-lavoro di primo maggio si poteva evitare – ha replicato il direttore – ma non è il caso di gridare allo scandalo”.
“Anche perché chi svolge determinate professioni, come l’infermiere, il poliziotto, la guida turistica e il giornalista, sa bene che sono svincolati dagli orari impiegatizi. Anche a scuola, dove ci sono delle convenzioni con le aziende che lo prevedono”, sempre dopo avere informato studenti e famiglie.
Rinnovo Rsu: il sorpasso della Cisl è possibile
Si è parlato, infine, dei risultati sul rinnovo Rsu sono quasi definitivi: “l’Anief ha superato il 6% e diventerà rappresentativa. Il dato che più interessa – ha sottolineato il nostro direttore – è però quello della Flc-Cgil che perde 3-4 punti%; soprattutto perché ora la Cisl, che ha guadagnato circa un punto, con il maggior numero di deleghe ha buone possibilità di superare il sindacato guidato da Francesco Sinopoli”.
“La Cgil, probabilmente, riflette del partito negativo del partito democratico. Mentre le altre sigle sindacali di comparto rimangono sostanzialmente sulle posizioni di tre anni fa: Uil e Gilda guadagnano tra mezzo punto e un punto; mentre lo Snals lo perde”, ha concluso Giuliani.