Ci sono anche una docente e tre presidi donne tra i 30 cittadini a cui, sabato 18 novembre, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana per essersi distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza.
Il Capo dello Stato li ha scelti, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Vi proponiamo, tra i nuovi insigniti dal Capo dello Stato, i profili delle quattro donne che operano a scuola.
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e l’umanità con cui presta il proprio servizio presso le sezioni scolastiche ospedaliere a favore di studenti malati di tumore o con problemi neuropsichiatrici e per l’impegno nella sensibilizzazione sul tema della malattia”. Insegna matematica nella sezione ospedaliera dell’Istituto Tecnico Castelli di Brescia e nel reparto di neuropsichiatria. Ha vinto l’edizione 2017 dell’Italian Teacher Prize portando in dote alla sua scuola 50mila euro che verranno utilizzati per realizzare il suo sogno: mandare gli adolescenti delle sue classi a parlare nelle scuole di quanto la malattia abbia cambiato la loro vita. All’Auditorium dell’Istituto Sant’Ambrogio di Milano, nell’ottobre scorso, sono cominciati gli incontri tra i ragazzi malati di cancro e gli alunni delle scuole superiori.
Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la generosità con cui, in seguito al terremoto dell’agosto 2016, ha messo, seppure già in quiescenza, la propria esperienza a servizio della comunità scolastica del reatino”. Dirigente scolastico in pensione, ha continuato a collaborare con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca come componente della task force per il regolare svolgimento dell’attività scolastica nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016. Collabora anche con l’Associazione di Amatrice “L’Alba dei piccoli passi” e la Diocesi di Rieti per la costruzione di un asilo nido per il quale ha curato l’intero progetto pedagogico-educativo. Fa parte della cabina di regia “Terre Attive” di Borbona (RI) – progetto di rigenerazione del territorio e ricostruzione sociale a seguito del sisma – ideato dal Comune insieme a Università di Bologna, Cnr ed Enea.
Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua instancabile dedizione all’integrazione della comunità scolastica marchigiana a seguito del terremoto dell’ottobre 2016”. Laureata in matematica, è dal settembre 2007 dirigente scolastico presso l’Istituto Comprensivo di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. A seguito del terremoto dell’ottobre 2016 ha svolto un ruolo strategico nell’integrazione della comunità di studenti colpiti dal sisma al fine di evitare dispersioni e per alleviare i contraccolpi psicologici.
Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e l’umanità con cui, nelle aree terremotate, ha prestato il proprio servizio per garantire il regolare svolgimento dell’attività scolastica nonostante le difficili condizioni del territorio devastato dal sisma”. Prima di diventare dirigente scolastico ha insegnato filosofia, storia, psicologia, scienze dell’educazione. Già a capo di quattro istituti tecnici a Rieti, per un totale di 850 ragazzi, da settembre 2016 è anche la nuova dirigente scolastica di Amatrice, Accumuli e Cittareale. All’inizio dell’anno scolastico è andata nei campi di accoglienza nelle tendopoli nelle frazioni più isolate, ha scritto messaggi sui social, ha incoraggiato bambini e ragazzi a non cambiare città o indirizzo di studi e trasformando il primo giorno di scuola in un giorno di festa. Ex volontaria della Croce Rossa Italiana in Iraq e in Kosovo.
La scelta delle onorificenze a quattro donne scuola è stata apprezzata, particolarmente, dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
“Esprimo un sentito ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha assegnato quattro delle 30 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a donne di scuola. E, in particolare, all’insegnante Annamaria Berenzi e alle dirigenti scolastiche Maria Vincenza Bussi, Patrizia Palanca e Maria Rita Pitoni. Viene così ancora una volta attestata l’importanza della nostra scuola come centro di aggregazione sociale, come luogo in cui vengono trasmessi alle nuove generazioni valori educativi e di cittadinanza importanti quali l’inclusione, il rispetto, il senso civico, la partecipazione attiva, l’uguaglianza”.
“È un riconoscimento – ha continuato la ministra – che ci rende molto orgogliosi, merito di chi, giorno dopo giorno, con il proprio lavoro, è al servizio delle nostre e dei nostri giovani e del Paese. Noi stessi, come Ministero, abbiamo premiato lo scorso marzo Annamaria Berenzi nell’ambito del Premio Nazionale Insegnanti per il suo impegno nella scuola in ospedale, un’eccellenza italiana che consente ai giovani costretti al ricovero per via di una malattia di proseguire il proprio percorso di studi e di condurre la propria vita in condizioni quanto più normali possibili”.
“Importante è anche il riconoscimento alle dirigenti scolastiche di Amatrice, Maria Rita Pitoni, e di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, Patrizia Palanca: la loro determinazione a far ripartire il proprio territorio danneggiato dal terremoto grazie alla scuola è stata encomiabile e ha permesso di ottenere risultati significativi mettendo al centro l’interesse delle ragazze e dei ragazzi”.
“La stessa determinazione che ha mosso Maria Vincenza Bussi, dirigente scolastica in pensione, a dare il suo contributo come componente della task force del Miur affinché gli studenti potessero frequentare le lezioni regolarmente nonostante le difficoltà e gli ostacoli derivanti dal sisma del 2016. Dobbiamo essere fieri di queste donne, dobbiamo essere fieri del nostro sistema di istruzione e formazione: la scuola è società e quella che stiamo costruendo è di diritti e uguaglianza”, ha concluso Fedeli.
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