Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Subito dopo, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, si è recato dai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per comunicare il provvedimento di scioglimento delle Camere.
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni era giunto una prima volta intorno alle 15 al Quirinale per incontrare il presidente, poi al Colle è salito il presidente del Senato Pietro Grasso e, dopo di lui, come prassi vuole quando si avvia la procedura di scioglimento delle Camere, è stato il turno della presidente della Camera Laura Boldrini. Al termine di questi passaggi istituzionali, il capo della Stato ha potuto fare il passo atteso, firmare il decreto di scioglimento del Parlamento, che è stato subito dopo controfirmato dal premier uscente.
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