Il presidente Sergio Mattarella ha inviato una lettera inviata alla Regione Toscana in occasione del concerto di 500 studenti dei licei e istituti superiori della regione al Mandela Forum dal titolo “Aspettando il 2 giugno in musica”. Il concerto inaugurato dall’Inno alla Gioia e chiuso dall’Inno nazionale fa parte del progetto Rete Musica Toscana dedicato alla promozione della cultura musicale nelle scuole
“Il 70esimo compleanno della Repubblica richiama la festa dei cittadini italiani, e in particolare, la partecipazione dei giovani che nelle istituzioni democratiche trovano le garanzie dei loro diritti e delle opportunità di crescita”.
“La musica, la cultura e la scuola – ha scritto il Presidente – sono da sempre strumenti preziosi per lo sviluppo della personalità e per il rafforzamento dei legami di comunità: ancor più lo sono oggi, nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, e che è necessario affrontare in coerenza con i valori fondanti della libertà, della dignità di ogni essere umano, dell’uguaglianza e al tempo stesso del rispetto delle differenze”.
“E’ con questo spirito – scrive Mattarella – che desidero salutare gli organizzatori, i giovani studenti dei licei musicali e tutti i partecipanti al concerto promosso dalla Regione Toscana e dalla Rete Musica Toscana con il titolo ‘Aspettando il 2 giugno in musica’. Un’occasione di impegno, di gioiosa condivisione, di espressione creativa, a cui mi sento vicino e che, a suo modo, rappresenta la celebrazione del sogno di chi ha combattuto per la pace e la democrazia, e di quanti hanno contribuito con il lavoro, la passione e il sacrificio al progresso dell’Italia”.
“La memoria – conclude il Presidente della Repubblica – delle coraggiose scelte compiute stimola lo spirito critico, per irrobustire continuamente i valori fondativi e le radici della Repubblica. Una ricerca che non può mai essere considerata definitivamente conclusa, in cui è indispensabile la carica innovativa dei giovani, la loro creatività, il loro giusto desiderio di essere costruttori del domani. Nella convinzione che la comune riflessione contribuirà a rafforzare ancor di più le qualità del paese e la sua capacità di guardare al futuro, rivolgo a tutti voi il più caloroso e augurante saluto”.
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