“Oggi il diritto comune europeo nuovo potrebbe essere messo in discussione dal ritorno nazionalistico, che sarebbe la retroguardia del diritto europeo: un arretramento. Contro questo arretramento la cultura è decisiva”.
«La ricerca è sempre giovane, devo ringraziare molto il rettore e l’ateneo per il Sigillum Magnum: è un onore riceverlo, ne apprezzo in pieno il significato e ne sono molto riconoscente».
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso nell’Aula Magna dell’università di Bologna dove ha ricevuto l’onorificenza.
Nel ringraziare per il riconoscimento, Mattarella ha aggiunto che «per una persona di formazione giuridica come io sono, l’Alma Mater» ricopre un ruolo importante nella storia, visto che «Irnerio, tra i fondatori di questa università, ha contribuito a dare al diritto dignità di scienza autonoma. Dando vita alla scuola dei glossatori – ha aggiunto – ha avviato il diritto nuovo che per molti secoli è stato condiviso nella pressoché totalità dell’Europa».
Nell’aula di Santa Lucia, teatro della cerimonia, presenti le istituzioni universitarie oltre ai ministri dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e dell’Ambiente, Gianluca Galletti. Tra gli altri, l’ex premier Romano Prodi.
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Interessante sottolineare l’esperienza, nel Medioevo, della scuola dei glossatori di Bologna avviata da Irnerio. “Allora quella esperienza – ha argomentato – fu attenuata dal forte rafforzarsi, progressivo, degli Stati nazionali, inevitabile.
Oggi – ha ribadito – il diritto comune europeo nuovo potrebbe essere messo in discussione dal ritorno nazionalistico”.