Palermo esulta per la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Ad iniziare dal sindaco Leoluca Orlando, che subito dopo il via libera dei “grandi elettori” ha inviato un messaggio di felicitazioni al Capo dello Stato “a nome di tutta la città”.
Tra i cittadini palermitani entusiasti vi sono sicuramente i familiari, che hanno tenuto a dire: “È di nuovo tempo di impegno e di responsabilità”.
Esultano anche i vicini di casa. Come il portiere dello stabile di via Libertà dove vive Sergio Mattarella quando si reca nel capoluogo sicialiano.
“Cordiale ed estremamente gentile, con lui è sempre piacevole scambiare due parole – ha detto il portiere all’Ansa – anche solo per il tempo dell’attesa dell’ascensore”.
Anche Sergio Aquila, residente nel condominio di Sergio Mattarella, ha detto al Giornale di Sicilia di essere “felice per lui e per noi, ma l’incompetenza della nostra classe politica è sotto gli occhi di tutti”.
Pure don Alerio Montalbano, parroco della chiesa di San Michele, la parrocchia dove il capo dello Stato assiste alla messa domenica quando si trova a Palermo, quasi sempre alle 11, seduto negli ultimi banchi.
“È un uomo di fede – ha detto il parroco – che partecipa alle celebrazioni in maniera riservata. La scorta lo accompagna ma nessuno se ne accorge. Per lui nessun posto riservato: quando arriva, siede con discrezione, in mezzo agli altri fedeli, raccogliendosi in preghiera”.
Ma a Palermo c’è anche una piccola fan che sabato sera, attorno alle 21, ha di sicuro alzato le braccia al cielo quando il presidente della Camera, Roberto Fico, ha annunciato la conferma di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica: si chiama Emilia Saccomando ed ha appena otto anni; solo qualche giorno fa, durante le fasi del trasloco, lo aveva incontrato sotto casa per pochi minuti, consegnandogli una lettera.
“Era fiduciosa che potesse finire così – ha detto la madre, l’avvocato Monica Manzone, intervistata sempre dall’Ansa – e lei spera di poterlo incontrare, ma al momento dal Quirinale non abbiamo avuto nessuna risposta. Ma comprendiamo che questi sono giorni davvero febbrili”.
Martedì scorso, accompagnata dalla mamma, Emilia ha atteso che il presidente Mattarella scendesse dal suo appartamento di via Libertà a Palermo: il presidente le ha chiesto quanti anni avesse e cosa studiasse. “Ho otto anni e studio gli egiziani” ha risposto prima di consegnargli la sua missiva.
Alla prima lettera, Mattarella aveva risposto: “Cara Emilia, ti ringrazio per la tua attenzione nei miei confronti. Mi rendo conto che, come a tutti i bambini d’Italia, ti sia mancata la scuola ma era purtroppo necessario per non ammalarsi”.
In un’altra lettera inviata a Mattarella la piccola ha invitato il Capo dello Stato per una lezione sulla Costituzione nella sua scuola “quando avrà finito di lavorare”.
E adesso? Forse, la piccola Emilia dovrà attendere qualche anno…
Ma non è solo Palermo a congratularsi con Sergio Mattarella: “credevo non volesse più essere il nostro Presidente ed ero molto dispiaciuto di questo. Adesso sono io a farle i complimenti, che da parte del mio fratellino Andrea”. A scriverlo, con una lettera al Capo dello Stato nel giorno della sua rielezione, è stato Mattia Piccoli, il bimbo dodicenne di Concordia Sagittaria che a dicembre scorso aveva ricevuto proprio dalle mani di Mattarella l’attestato di Alfiere della Repubblica per il supporto dato alla sua famiglia.
Un riconoscimento all’assistenza al papà malato di Alzheimer da quanto lui aveva sei anni. “Sono molto contento – dice Mattia nella lettera riportata dal Corriere del Veneto – perché per altri sette anni avremo la sua guida sicura e rassicurante”. Il bimbo conclude la missiva con un suggerimento: “vorrei che tra le tantissime cose da sistemare potesse pensare anche alle persone ammalate giovani di Alzheimer, come il mio caro papà, e alle famiglie sempre in mezzo alla tempesta come la mia”.
“La sua presenza al Quirinale è un bene per noi amministratori e per tutti i cittadini e le cittadine italiani, per il Paese intero”, ha detto Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia.
Anche Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae, la federazione rappresentativa delle scuole cattoliche italiane, esprime le sue congratulazioni per la rielezione di Sergio Mattarella e “un ringraziamento per il senso del dovere che ancora una volta ha dimostrato accettando un secondo incarico”.
“In un momento così delicato, l’Italia non può permettersi di perdere tempo prezioso e sono certa che l’elezione di Mattarella darà un ulteriore impulso al Governo che si trova a dover gestire alcune emergenze, come quella legata alla scuola”, ha concluso Kaladich.
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