“Sono qui per ringraziare il mondo della scuola di Amatrice. Quel settembre, dopo il terremoto, la scuola non si interruppe mai. Ringrazio i docenti che con il loro impegno consentirono di proseguire sempre la scuola”: a dirlo, il 18 luglio, è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della visita al campus di Amatrice, Romolo Capranica.
La manifestazione si era avviata con il saluto del preside Barboretti del plesso scolastico: “Il nostro pensiero oggi – ha detto il dirigente – va a otto studenti di questa scuola, vittime del terremoto”. Quindi ha salutato il Presidente di Ferrari, John Elkann, che ha contribuito concretamente alla ricostruzione di questo campus. “Ringraziamo Sergio Marchionne che volle con forza questa scuola, con la speranza di intitolare presto a lui l’intero complesso”.
Mattarella, nel rivolgersi ai giovani presenti, ha quindi inviato “un saluto ai protagonisti di questa giornata, i ragazzi. Sono lieto di condividere con voi il traguardo conseguito con questa scuola, grazie all’impegno generoso della Fondazione Ferrari. Un pensiero a Marchionne a cui il Paese deve molto”.
“Il sogno della ricostruzione – ha continuato il Capo dello Stato – non deve esaurirsi nella scuola, ma andare avanti su tutti i fronti per realizzare il sogno di Silvia. E rimuovere così il segno di precarietà. Questo vale per tutte le aree terremotate. In questo impegno si gioca il futuro dell’Italia, ma” bisogna “agire con velocità”.
Simona, una studentessa dello scientifico del campus, ha quindi preso la parola, rivolgendosi proprio a Mattarella: “è bello respirare qui, in questa scuola, un’aria di normalità, senza più il peso della precarietà. Ma purtroppo fuori dalla scuola il sogno svanisce. Ci piacerebbe tornare presto a vivere in case vere. Lo chiediamo a Lei, Presidente, perché sappiamo quanto tiene ad Amatrice”.
Alla cerimonia, nel campus di Amatrice, c’era anche il ministro per l’Istruzione, Marco Bussetti.
“La festa di oggi – ha detto – la dedichiamo anche alla memoria di Sergio Marchionne che volle aiutare questo progetto”.
“C’è il massimo impegno da parte del ministero di lavorare assieme: non siete soli. Vogliamo garantire a tutti il diritto di andare a scuola. Facendo squadra – aggiunge il ministro – si possono raggiungere grandi risultati, e Amatrice riparte. La scuola è il luogo dove riparte il futuro”.
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