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Mattarella: “Siamo in ritardo sul clima”. E l’Onu: è possibile ancora intervenire

Oltre alle violente tempeste al Nord e le temperature record al Sud, dove ancora imperversano gli incendi, sembra imperativo di un piano d’azione, considerato pure che  in 48 ore sono stati una sessantina i soccorsi aerei per lo spegnimento degli incendi mentre negli ultimi giorni i vigili del fuoco hanno effettuato quasi seimila interventi: 3.232 al Sud per i roghi e 2.400 nelle regioni del Nord. 

Da qui l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Le terribili immagini” delle catastrofi che hanno colpito varie regioni italiane, “legate alle conseguenze del cambiamento climatico”, sono tali che “tante discussioni” sulle loro cause “appaiono sorprendenti. Occorre avere la consapevolezza che siamo in ritardo”. 

Alle sue parole fanno eco quelle del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci: “nel Meridione abbiamo registrato ondate di calore di assoluta eccezionalità sia nell’intensità sia nella persistenza, con temperature oltre i 40 gradi e con punte fino ai 46 e i 48, valori superiori ad ogni precedente record storico”, ricorda, sottolineando che, “al netto di ogni sciocco negazionismo, bisogna prendere atto che questa nazione fragile e vulnerabile necessita di una cura per essere in condizione di affrontare eventi che sarebbe errato considerare eccezionali”. “Bisogna capire perché centinaia di milioni che risultano assegnati dal computer alla messa in sicurezza del territorio non siano stati ancora utilizzati. E perché il fascicolo del fabbricato sia diventato un elemento tabù”. 

Intanto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, dopo che è stato confermato che il corrente mese di luglio si avvia a diventare il mese più caldo mai registrato nel mondo, ha dichiarato: “l’era del riscaldamento globale è terminata, per lasciare il posto all’era dell’ebollizione globale”

 “Il cambiamento climatico è qui ed è terrificante ed è solo l’inizio. E’ ancora possibile limitare la crescita delle temperature a 1.5 gradi Celsius” sopra i livelli preindustriali, “ed evitare il peggio. Ma solo con un’azione immediata e profonda”. 

Secondo la World Meteorological Organization e il programma satellitare Copernicus, le temperature globali in questo mese hanno bruciato i record precedenti. La crescita costante delle temperature medie globali, spinta dall’inquinamento che intrappola la luce solare e agisce come una serra, peggiora i fenomeni climatici estremi. 

Per il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas, “la necessità di ridurre le emissioni di gas serra è più urgente che mai. Agire per il clima non è un lusso: è un dovere”.

Pasquale Almirante

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